19 Aprile 2024 18:46

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19 Aprile 2024 18:46

IMPERIA. RIVIERA TRASPORTI. CONTRATTI INTEGRATIVI, I SINDACATI SI SPACCANO. L’UGL NON FIRMA L’ACCORDO QUADRO: “AVANTI CON LA CAUSA”

In breve: Si è chiuso con una inaspettata spaccatura tra sindacati, il tavolo tenutosi questa mattina davanti al Prefetto con l`obiettivo di siglare l`accordo quadro proposto dalla Riviera Trasporti, azienda incaricata della gestione del servizio di trasporto pubblico in provincia di Imperia.

riunione prefettura rt 11 marzo

Si è chiuso con una inaspettata spaccatura tra sindacati, il tavolo tenutosi questa mattina davanti al Prefetto con l`obiettivo di siglare l`accordo quadro proposto dalla Riviera Trasporti, azienda incaricata della gestione del servizio di trasporto pubblico in provincia di Imperia. Un accordo teso alla reintroduzione della contrattazione di secondo livello (300 euro al mese), disdetta nei mesi scorsi, per una percentuale pari al 25% a partire dal 1 marzo.
Cgil, Cisl e Uil hanno sottoscritto l`accordo quadro, mentre la Ugl ha deciso di non firmare. Il motivo? Non abbiamo firmato perché l’azienda non ha riconosciuto la nostra nota, condizione imprescindibile alla sottoscrizione dell’accordo, con la quale chiedevamo che l’ipotesi di accordo quadro fosse completata nei dettagli e nei tempi di esecuzione – spiega Carmelo Cirino della Ugl – Cosa succederà adesso? Andremo avanti con le cause intentate all’azienda per la sospensione dei contratti integrativi”.

La decisione della Ugl non è piaciuta agli altri sindacati. “Abbiamo ratificato l’accordo con il cda. Il prossimo passaggio sarà un’assemblea, con referendum, per la validazione definitiva dell’accordo – spiega a ImperiaPost Giampiero Garibaldi della Cgil – La Ugl? Aveva presentato alcune richieste, respinte, e non ha firmato.  Firmando l’accordo quadro con riserva, però, avevano accettato l’impianto dell’accordo quadro. Ora non hanno chiuso l’accordo in un momento molto delicato. Il rischio è che i soldi dei contratti integrativi non si possano più recuperare. Credo che fosse più responsabile, anche a tutela dei lavoratori, firmare l’accordo quadro. Saranno comunque gli stessi lavoratori a giudicare”.

La Ugl non è l’unico sindacato a non aver sottoscritto l’accordo quadro. La Faisa Cisal aveva abbandonato immediatamente il tavolo della trattative.

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