18 Aprile 2024 03:59

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18 Aprile 2024 03:59

IMPERIA. SPESE PAZZE IN REGIONE LIGURIA. MARCO SCAJOLA INDAGATO PER AVER ACQUISTATO BIGLIETTI DI AUGURI DALL’UNICEF. “LO RIFAREI DOMATTINA”/L’INTERVISTA

In breve: Emergono le prime indiscrezioni in merito all'inchiesta per le spese pazze in Regione Liguria che vede iscritti nel registro degli indagati 27 tra consiglieri e amministratori con le accuse di peculato e falso ideologico

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Emergono le prime indiscrezioni in merito all`inchiesta per le spese pazze in Regione Liguria nel periodo tra il 2010 e il 2012 che vede iscritti nel registro degli indagati 27 tra consiglieri e amministratori con le accuse di peculato e falso ideologico .
Tra gli indagati figura anche il consigliere regionale di Forza Italia Marco Scajola. Il nipote dell’ex Ministro Claudio Scajola sarebbe coinvolto nell’indagine per una spesa di circa 2-3 mila per l’acquisto dall’Unicef di biglietti di auguri in prossimità delle vacanze natalizie. 

“Io ho saputo la lieta notizia da lei, da ImperiaPost, perché quando ho ricevuto la vostra telefonata non ero a conoscenza di alcuna situazione che mi riguardasse. Sapevo che da alcuni anni c’erano queste indagini, però personalmente non ne sapevo niente di più. Non mi è ancora stato notificato nulla, quindi mi sto basando su informazioni che sto raccogliendo in queste ore, ma parrebbe sempre più acclarato che il motivo della mia iscrizione nel registro degli indagati sia dovuto al fatto che alcuni anni fa per gli auguri natalizi io abbia comprato non da una tipografia normale, classica, i biglietti per gli auguri, che rientrano per altro nella mia attività istituzionale, perché scrivo regolarmente a Sindaci e rappresentanti delle istituzioni, ma piuttosto da un ente, in questo caso l`Unicef.

Non so per quale motivo questa cosa sarebbe penalmente perseguibile, non lo so, lo scoprirò. Io sono orgoglioso di quello che ho fatto e lo rifarei domani mattina. La cosa paradossale è che se io questi biglietti li avessi comprati da una tipografia normale, non mi sarebbe stato contestato nulla. La contestazione c`è perché io li ho comprati da una realtà umanitaria, in questo caso l`Unicef. E` come se io avessi fatto una sorta di finanziamento, non lo so, lo devo capire.

Ci tengo a sottolineare che questi non sono soldi miei, quindi non voglio assolutamente pacche sulle spalle, nessuna medaglia, perché non ho nessun merito, ma quei soldi lì sono finalizzati alle spese di cancelleria, piccole cifre, a me vengono contestati circa 2-3 mila euro, e non possono essere dirottati su altri fondi o utilizzati in maniera diversa, ma possono essere esclusivamente spesi per la cancelleria. Dunque io, invece di spendere maggiormente ho detto, risparmio e allo stesso tempo do dei soldi a una realtà importante. Sono padre di tre bambini piccoli e sono quindi particolarmente sensibile al mondo dell`infanzia. Stimo moltissimo l`Unicef e quindi ho voluto comprare questi biglietti, anche meno patinati rispetto a quelli classifica, ma che potessero dare un bel servizio. Mi ricordo anche che l`Unicef mi ringraziò molto per aver fatto questo acquisto, che ripeto, è stato fatto con denaro pubblico dunque non chiedo nessun riconoscimento, ma mi sembra assurdo essere messo tra quelli che hanno speso soldi pubblici per lo champagne o per le ostriche o per l’intimo quando io invece ho fatto credo una cosa giusta e che ribadisco rifarei domani mattina.

Sono molto fiducioso nella giustizia come sono sempre stato anche se la tempistica mi lascia qualche sospetto. Sono comunque fiducioso che questa vicenda si chiuderà bene“.

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