25 Aprile 2024 21:11

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25 Aprile 2024 21:11

IMPERIA. EMERGENZA RIFIUTI, LA PROCURA DISPONE IL DISSEQUESTRO DEL LOTTO 6 DELLA DISCARICA DI COLLETTE OZOTTO/I DETTAGLI

In breve: Un provvedimento che riabilita di fatto la discarica pubblica sita ad Arma di Taggia e che è arrivato dopo che la Provincia, di comune accordo con la società proprietaria del sito, la Idroedil, ha terminato tutti gli accertamenti idrogeologici suggeriti da...

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La Procura della Repubblica di Imperia ha disposto il dissequestro del lotto 6 della discarica di Collette Ozotto. Un provvedimento che riabilita di fatto la discarica pubblica sita ad Arma di Taggia e che è arrivato dopo che la Provincia, di comune accordo con la società proprietaria del sito, la Idroedil, ha terminato tutti gli accertamenti idrogeologici suggeriti dal professor Casagli nella perizia presentata il 30 gennaio scorso nell’ambito incidente probatorio.

Perizia che escludeva di fatto il dolo, ma che evidenziava, appunto, uno scarso approfondimento per quel che concerne le indagini idrogeologiche. Con il dissequestro della discarica la Idroedil potrà eseguire i lavori di adeguamento della discarica per prepararla all’accoglimento dei rifiuti, procedura che richiederà tra i 6 e gli 8 mesi circa, previo il via libera della Provincia e dell’Ato rifiuti.

Il sequestro del lotto 6 ha obbligato la Provincia e i Comuni del comprensorio a trovare una soluzione alternativa per il conferimento dei rifiuti, individuata nel trasferimento per il 70% fuori regione e per il 30% nel lotto 5 della discarica di Collette Ozotto, ormai però quasi saturo, con un aumento delle bollette della Tari, la tassa sui rifiuti, in molti Comuni della Provincia.

Nel frattempo prosegue l’inchiesta per falso sulla discarica che vede indagati il dirigente della Provincia Enrico Lauretti (difeso dagli avvocati Carlo Fossati e Anna Lauretti), il geologo Andrea Valente Arnaldi (difeso da Giorgia Trucchi) e il geologo Bruno Bianchi (difeso da Giovanni Di Meo). I legali, che hanno ottenuto, così come richiesto con un’istanza, il dissequestro dell’area, attendono la decisione dei Pm Roberto Cavallone e Francesca Scarlatti sulla richiesta di archiviazione dell’inchiesta.

 

 

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