29 Marzo 2024 06:15

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29 Marzo 2024 06:15

NATALE 2013. GLI IMPERIESI PUNTANO SU MUSICA E OGGETTI PREZIOSI – Viaggio di Imperiapost tra i negozi del centro di Oneglia

Negozi Oneglia

La vigilia di Natale, tempo di festa, allegria e anche shopping. Solo che quest’anno a Imperia la situazione è un po’ diversa rispetto agli anni passati e lo si capisce subito girando sotto i portici di Oneglia dove la gente scarseggia e pochi negozi sono pieni: “C’è proprio un’atmosfera pesante – racconta Tiziana Mattioli, del negozio Rivamare – Si è mosso qualcosa negli ultimi giorni, ma basta vedere in giro, c’è poca gente, meno di un sabato normale. In pausa pranzo noi siamo aperti sotto le feste, ma non c’è flusso di persone. È un natale sottotono“.

Dello stesso parere anche Monica Amoretti di Amorettei Trader:Gli acquisti sono stati tutti concentrati negli ultimi giorni, ancora questa mattina qualcuno mi ha detto “Passo dopo, ci penso”. La crisi c’è da anni, ultimamente di più, ma anche la città non invoglia molto a fare shopping, basta guardare le luminarie e quant’altro, ci siamo arrangiati da soli, ma non si incentivano così gli acquisti“.

C’é stato un calo netto – dichiara Rovere Maddalena del negozio di calzature “Le GemellePer due settimane per colpa della protesta dei forconi la gente aveva paura e non usciva. Il calo è iniziato anni fa, ma quest’anno è peggio degli altri. Per fortuna almeno le bancarelle non hanno creato disagio al traffico, altrimenti la situazione era ben peggiore“. Concordi sui disagi creati dalla protesta del 9 dicembre anche Berselli Rosalba del negozio di abbigliamento “Berselli Giovannina”: “Ora come ora siamo vuoti..forse più tardi la situazione migliorerà, ma la crisi c’è e si sente. Anche per noi la settimana di protesta ha dato un brutto colpo agli acquisti, è innegabile“.

Controtendenza invece alcuni negozi come Ipea Gold: “Sono 32 anni che lavoro in negozio – dichiara Donatella Marvaldi –  Natali migliori ne ho visti, ma ce la siamo cavati. Il calo c’è, è indubbio, ma il numero dei clienti è rimasto lo stesso, diminuiscono gli acquisti più che altro”.  “Anche noi siamo soddisfatti – dichiara Lucia De Marchi del negozio di giocattoli DadoI giorni peggiori sono stati chiaramente quelli della protesta che hanno azzerato le vendite, ma noi vendendo giocattoli siamo contenti degli incassi”.

Due le voci fuori dal coro in positivo: “Noi siamo soddisfatti – a dichiararlo è Cometti Laura, del negozio Tutto Musica Magari da cinque cd la gente ora ne compra uno in meno o va a caccia dell’offerta, ma è andata bene. Rispetto agli altri anni una piccola contrazione c’è stata, ma siamo rimasti più i meno costanti durante anche tutto l’anno”.

Soddisfatto anche Bernardino Re, dell’oreficeria Re: “Noi siamo andati bene, col prodotto giusto e il servizio dato nei migliori dei modi i risultati si ottengono. Abbiamo clienti che vengono anche da fuori perché siamo aperti in pausa pranzo; è così che si lavora sotto le feste e nei periodi di crisi, non tenendo chiuso”.

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