25 Aprile 2024 11:00

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25 Aprile 2024 11:00

IMPERIA. IL COMUNE ASSUME UN NUOVO PORTAVOCE. IL CONSIGLIERE FALCIOLA (FI):”GESTIONE CIECA DELLE RISORSE ECONOMICHE”

In breve: "Inserire una “voce spesa” nel bilancio riguardante un portavoce desta ben più di una perplessità, soprattutto quando la risorsa si ha in casa e possiede la necessaria professionalità per l’espletamento del compito a costo zero".

falciola su portavoce

“Regalo di Natale! No, non si tratta del celebre film del 1986 di Pupi Avati, ma molto più è il grazioso “cadeau” che l’Amministrazione Capacci ha pensato di depositare sotto l’ albero per il 2015”. Così il Consigliere Comunale, Luca Falciola, in merito all’assunzione di un nuovo “addetto stampa” per il Comune di Imperia.

“L’assunzione di un portavoce è la classica ciliegina sulla torta – continua Falciola – riguardo a una gestione cieca delle risorse economiche di un Ente Pubblico alle prese con una montagna di problemi. Nessuno ha qualcosa da dire in riferimento alla comprovata professionalità del nuovo portavoce, la sua esperienza ed il suo percorso sono chiari a tutti. Quello che si ritiene dover contestare è il metodo che ha portato a questa scelta, commisurato all’attuale situazione di sofferenza in cui si trova il bilancio comunale.

Inserire una “voce spesa” nel bilancio riguardante un portavoce desta ben più di una perplessità, soprattutto quando la risorsa si ha in casa e possiede la necessaria professionalità per l’espletamento del compito a costo zero.
Certamente qualcuno potrà obiettare che il precedente addetto stampa, giornalista e dipendente comunale di ruolo si era dimesso un anno e mezzo fa.

Probabilmente sarebbe stato più intelligente comprendere i perché di quella decisione. Basta ricordare quanto dichiarò a suo tempo lo stesso interessato. “Lascio l’incarico in quanto non sussistono più le condizioni per svolgere serenamente il mio lavoro”, forse lo stesso si riferiva ad una situazione ingestibile, creatasi intorno a lui.

Ma si sa. L’Amministrazione Capacci ha fatto della cultura del “non ascolto” il proprio comune denominatore. Un atteggiamento, per altro, perfettamente riferibile a qualsiasi problematica di una Città in ginocchio dove ogni richiesta del comune cittadino in contrasto con quanto deciso dalla Amministrazione viene puntualmente ignorata.

Così una cifra importante, quantificabile in 30 mila euro annui viene destinata all’assunzione di una figura già presente nella dotazione organica dell’Ente, per poi spiegare all’utente che richiede, magari per disperazione, un buono pasto o il pagamento di una bolletta ai Servizi Sociali, che il Comune non ha fondi per farvi fronte. Una linea davvero apprezzabile in barba alla Corte dei Conti e al buon senso. A Natale si è tutti più buoni!”

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