24 Aprile 2024 14:12

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24 Aprile 2024 14:12

ADDIO ALLA CAMERA DI COMMERCIO DI IMPERIA. DA OGGI LA FUSIONE CON SAVONA E SPEZIA. AMADEO:”NON È UNA CHIUSURA MA UNA TRASFORMAZIONE” / IL BILANCIO

In breve: A relazionare sull'attività dell'ultimo quinquennio il commissario Franco Amadeo coadiuvato dai dirigenti delle aziende speciali "Riviera dei Fiori", Antonio Fasolo e PromoImperia, Enrico Oliva.

camera di commercio

Si è tenuta questa mattina alla Camera di Commercio di Imperia, alla presenza delle autorità, la conferenza stampa di bilancio di fine mandato dell’Ente Camerale che da oggi fa parte di un’unica camera che comprende le province di Imperia, Savona e La Spezia. A relazionare sull’attività dell’ultimo quinquennio il commissario Franco Amadeo coadiuvato dai dirigenti delle aziende speciali “Riviera dei Fiori“, Antonio Fasolo e PromoImperia, Enrico Oliva.

“Sono stati sei anni di lavoro intensi – ha detto il commissario della Camera di Commercio Franco Amadeo – , le imprese sono diminuite del 8,7 % rispettando l’andamento nazionale. Sono state eliminate le imprese non attive e le imprese individuali sono superiori alle altre. Abbiamo lavorato per incentivare il settore agroalimentare che comprende quello artigianale, commerciale e gli agriturismi.

Il diritto annuale di competenza della camera di commercio è diminuito, in parte per la contrazione delle imprese poi per effetto della legge che h imposto riduzioni fino al 50%. La spesa per il personale è passata da 1,9 a 1,4 milioni di euro con una riduzione del 25 % delle spese mantenendo comunque un incrementato delle prestazioni. Le spese di funzionamento sono legate alle quote associative, agli organi istituzionali, al godimento beni terzi, alle prestazioni di servizi e agli organi diversi di gestioni. Abbiamo effettuato un lavoro di contrazione delle spese  ma abbiamo cercato di non contrarre i servizi. La “spending review” ci ha costretto a corrispondere allo Stato 198 mila euro nel 2015, nel 2010 erano 14 mila. Siamo stati obbligati per legge e quei fondi sono serviti per equilibrare i bilanci statali. Relativamente alle partecipazioni strategiche c’è stato un decremento poi aumento: passati da 849 mila euro del 2010 a 998 del 2015. Abbiamo ceduto le quote dell’aeroporto di Albenga perché stava diventando “un bagno di sangue per noi”. I proventi arrivano dalle partecipazione nell’autostrada dei fiori che ha distribuito degli utili in questi anni. Abbiamo svolto numerose attività di promozione: nel 2010 sono stati spesi grazie a progetti europei 3.139 € nel 2015 1.311 €. Nel 2013, anno di crisi, abbiamo cercato di dare un contributo più importante per le start-up e l’accesso al credito. Abbiamo lavorato per la valorizzazione del territorio,  l’internazionalizzazione e il rafforzamento del sistema di finanziamento alle imprese. Abbiamo inoltre attuato programmi di cooperazione transfrontaliera. Molte le manifestazioni che abbiamo sostenuto e organizzato:

Vele d’Epoca già finanziato,
Moac
Giro gusto
Olioliva,
Partenza giro d’Italia,
Premio Tenco,
Fiera del libro,
Notte bianca imperia
Video festival
Diritto umanitario

Noi oggi – prosegue Amadeo – chiudiamo la nostra esistenza per dare vita ad un’unica camera di Imperia, Savona e La Spezia. Non sappiamo chi saranno le nuove strutture. Rimarrò all’interno della nuova struttura per dare continuità di questi sei anni anche se non so ancora che ruolo andrò a ricoprire. La camera di commercio è la camera delle imprese, lo Stato sta distruggendo i settori intermedi come i nostri, le realtà medio piccole come la nostra non può essere dimenticata. Non possiamo pensare di perdere i rapporti con lo Stato, i comuni sono importanti ma a volte non hanno la forza di essere rappresentati. La struttura è bella ed efficiente che svolge una funzione importantissima. Sono 34 le persone, tra dirigenti e dipendenti, che hanno sviluppato questo lavoro in questi anni.

Il nostro obiettivo è quello di dare forza alle aspettative dei tre territori che hanno deciso di unirsi ma mantenendo le proprie identità. C’è anche un grido di allarme dei lavoratori non direttamente dipendenti della Camera di Commercio per il proprio posto di lavoro. Ogni accorpamento, generalmente, comporta un taglio drastico di risorse umane che però noi non possiamo perdere e che dovranno essere ricollocate. Sono persone che lavorano da 15 anni e non possiamo abbandonare. Voglio ribadire che non si tratta di una chiusura ma di una trasformazione.  I servizi rimarranno, Savona avrà più un aspetto burocratico, Spezia si occuperà dello sviluppo delle attività legate al mare e Imperia punterà sull’agroalimentare”.

“Nel 2011 – ha detto il presidente dell’azienda speciale “Riviera dei Fiori” Antonio Fasolo –  abbiamo attuato quasi 200 interventi a livello nazionale e internazionale. Abbiamo la fortuna di avere un tessuto agroalimentare molto serio con delle imprese capaci, un vanto e un’opportunità per il nostro territorio. Gli imprenditori del territorio compartecipano alle spese con la parte pubblica nelle attività e questo è un valore aggiunto“.

“La PromImperia – ha detto il direttore  Enrico Oliva– è stata realizzatrice non solo di Olioliva. Penso al Forum della dieta Mediterranea che ha portato a Imperia relatori di livello internazionale. Ha partecipato all’Expo Milano e ora ha organizzato gli Expo di Valle. PromImperia supporta il consorzio turistico di secondo livello realizzando una serie di progetti per innovare e promuovere il territorio. Da non dimenticare i “Patti di Filiera” e la guida turistica in lingua francese distribuita con Nice Matin in Francia. PromImperia ha gestito i fondi anche legati al “Gal Riviera dei Fiori” in tutto circa 6, 4 milioni di euro. Contiamo di portare su questo territorio altri 5 milioni di euro partendo dal basso”.

Il Bilancio di Mandato 

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