23 Aprile 2024 12:43

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23 Aprile 2024 12:43

ROMA, BRATISLAVA, DOHA PER FINIRE ALLA TRIENNALE DI MILANO. “MOLECOLA” IL PROGETTO DELL’IMPERIESE CECILIA LALATTA COSTERBOSA / LA STORIA

In breve: La mostra durerà fino al 12 settembre 2016 dove sarà possibile osservare ed interagire con il prototipo.

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Imperia. “Molecola – Design for responsive surfaces“, il progetto dell’imperiese Cecilia Lalatta Costerbosa, 26 anni, laureata in Design Comunicazione Visiva e Multimediale della facoltà di Architettura presso l’Università la Sapienza di Roma approda alla 21° edizione della Triennale di Milano. Un grande risultato per la giovane Cecilia che dal 2013, con il suo progetto ha girato più continenti riscontrando molto entusiasmo da parte degli esperti del settore.

Laureata nel 2013 con 110 e lode e dignità di pubblicazione Cecilia, dopo un anno, ha incontrato l’azienda Ars Electronica di Linz, Austria, (arselectronica.com) che ha creduto in lei e che ha finanziato il progetto per sviluppare un prototipo funzionante di quattro metri quadri, esposto al Future Lab della categoria Young Innovators, all’evento mondiale promosso dalle Nazione Unite, ITU Telecom World che per l’ edizione del 2014 si è svolto a dicembre a Doha, Qatar.

“Ho fondato “Molecola – Design for Responsive Surfaces”, – spiega Cecilia a Imperia – nel 2015 dopo il felice incontro professionale con Beatrice Roccetti Campagnoli, già fondatrice di Studio Pivot. Entra poco dopo nel team anche Laura Macchi, già collega ai tempi del Polimi (dove mi sono laureata Triennale In Design degli Interni nel 2011).

Molecola – Design for responsive surfaces è stato selezionato dalla Triennale di Milano nella categoria Under 35 in occasione della XXI Triennale di Milano, che, rispetto agli anni scorsi ha ricoperto un ruolo fondamentale di rilancio del Design italiano sulla scia del EXPO 2015. I ciclo di eventi è stato inaugurato il 2 aprile e l’ altro ieri, 29 giugno 2016 l’ ultimo prototipo di Molecola è stato esposto presso la sede della Fabbrica del Vapore della Triennale per la mostra New Craft.

Per l’ occasione il prototipo ha testato nuove forme di interazione tra materia, design e luce con l’obiettivo di sviluppare strutture intelligenti per l’ agricoltura che sfruttino energie naturali. Per creare quest’ultimo prototipo ci siamo avvalse del supporto del dipartimento di Chimica e Chimica Industriale dell’Università di Genova. Grazie al prezioso contributo di Paolo Giusto e del suo professore, direttore di dipartimento Davide Comoretto che hanno fornito i materiali tecnici, è stato presentato per New Craft un nuovo stato d’ avanzamento del prototipo.

New Craft spiegata dal sito domusweb.it  “Alla Fabbrica del Vapore, Stefano Micelli racconta la rivoluzione tecnologica che sta trasformando i modi di produrre, del consumo e inevitabilmente del progettare.” 

La mostra durerà fino al 12 settembre 2016 dove sarà possibile osservare ed interagire con il prototipo.

Cos’è Molecola – Design for Responsive Surfaces?

PHW è un processo metodologico che ha come scopo la prototipazione di strutture architettoniche interattive e dinamiche. Il metodo PHW mette in relazione l’ architettura e l’ IT (Information Technology), con l’ obiettivo di ottenere unità strutturali facilmente assemblabili e gestibili, dotati di intelligenza artificiale, tali da reagire ai fattori dell’ ambiente circostante. Prerogativa di PHW è produrre risultati realizzati con strumenti di prototipazione rapida quali stampa 3D, CNC, e LaserCut in ambienti Open Source ed Open Hardware (quindi facilmente accessibili), al fine di ottenere prodotti per il mercato Low Cost.

Molecola indaga diversi ambiti di sviluppo, sempre avvalendosi del metodo PHW. Smart Greenhouse è il prodotto ottenuto declinando Molecola al settore agricolo, con particolare riferimento alle serre ed alla Precision Farming.

Smart Greenhouse è quindi il prototipo di una serra, costruita secondo i parametri del metodo PHW. Ha come obiettivo la gestione e l’ ottimizzazione delle condizione interne di una serra mediante un controllo semi automatizzato.

I risultati attesi di questa ricerca sono legati essenzialmente al risparmio energetico ed all’utilizzo di fonti rinnovabili con l’ intenzione di sensibilizzare i produttori agricoli sul tema del climate change dovuto all’utilizzo di sorgenti energetiche inquinanti ed allo spreco di acqua.

http://www.responsivesurface.com/unige/

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