20 Aprile 2024 00:49

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20 Aprile 2024 00:49

TRAFFICO DI MIGRANTI. MAXI OPERAZIONE DELLA POLIZIA, QUATTRO GLI ARRESTI A IMPERIA: “TRATTAMENTI INUMANI E DEGRADANTI”/FOTO E VIDEO

In breve: Venerdì mattina, nell’ambito di una complessa attività d’indagine, la Polizia di Stato ha eseguito una serie di arresti nei confronti di un’organizzazione di trafficanti di esseri umani

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Venerdì mattina, nell’ambito di una complessa attività d’indagine, la Polizia di Stato ha eseguito una serie di arresti nei confronti di un’organizzazione di trafficanti di esseri umani, composta da decine di persone quasi tutte di nazionalità straniera, operante a livello internazionale.

Le operazioni, coordinate e dirette dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Milano, hanno visto impiegati decine di uomini della Polizia di Stato e hanno interessato le provincie di Milano, Imperia, Genova, Reggio Emilia, Torino, Varese, Mantova, Pistoia, Reggio Calabria e Catania.

Le indagini, durate quasi due anni, sono state svolte dalla Squadra Mobile della Questura di Cremona, con la collaborazione della Squadra Mobile di Imperia e del Settore Polizia di Frontiera di Ventimiglia, e hanno consentito di individuare un’ampia e ramificata associazione per delinquere finalizzata al trasporto, a fronte di pagamenti di somme di denaro, di cittadini extracomunitari provenienti dalla Siria, dall’Egitto, dall’Eritrea e dal Sudan, con base nella città di Milano e operante per lo più nelle città di Ventimiglia e Nizza.

L’organizzazione criminale è risultata composta da cittadini egiziani e maghrebini, afghani, sudanesi, albanesi, molti dei quali in possesso di un regolare permesso di soggiorno, ed in misura minore da cittadini romeni e italiani, ben organizzata al suo interno con una precisa divisione dei ruoli, al cui vertice vi erano dei cittadini egiziani che gestivano, sia mediante una fitta rete di contatti diretti con trafficanti che con la complicità di un altro appartenente al gruppo criminale residente a Catania a sua volta in contatto con scafisti e trafficanti provenienti dal nord-africa, il traffico di clandestini provenienti per lo più dalla Siria e diretti nel nord-europa.

Nel corso delle indagini sono stati svolti dei mirati servizi di appostamento, che hanno permesso di effettuare diversi arresti nei confronti dei passeur, fermati mentre cercavano di far entrare illegalmente in Francia decine di immigrati.

All’esito dell’indagine sono stati compiutamente ricostruiti – solo nell’ambito dell’attività coordinata dalla D.D.A. di Milano – 62 viaggi a fronte di un numero assai più numeroso di trasporti che ha, complessivamente, permesso l’ingresso illegale in altri paesi europei di centinaia di individui.

Al termine dell’operazione che ha visto la collaborazione dei poliziotti, oltre che della Squadra Mobile di Imperia e del Settore Polizia di Frontiera di Ventimiglia, anche delle Squadre Mobili di Milano, Genova, Reggio Emilia, Varese, Mantova, Reggio Calabria, Catania e dei Commissariati di Busto Arsizio, Ivrea e Montecatini, sono state arrestate in Italia 18 persone, 3 delle quali già in carcere.

Tuttavia sono stati spiccati altri ordini di cattura nei confronti di 16 individui, diversi dei quali detenuti in Francia e Germania o residenti all’estero, per i quali sono state attivate le procedure d’internazionalizzazione dei mandati.

L’OPERAZIONE A IMPERIA

Dal “filone principale” è stata “stralciata” una tranche dell’indagine, trasmessa alla Procura della Repubblica di Imperia, che ha originato un nuovo procedimento penale, la cui attività investigativa, curata dalle Squadre Mobili di Cremona e Imperia e dal Settore Polizia di Frontiera di Ventimiglia, è stata coordinata dal Procuratore Aggiunto dr..sa Grazia PRADELLA e dal dr. Lorenzo FORNACE.

Nel corso dell’indagine sono stati documentati, solo nel corso delle ultime due settimane, quattro “viaggi”, in un occasione di uno dei quali erano stati rinvenuti, stipati in un furgone, ben 41 migranti; all’esito dell’attività, in considerazione dell’adeguato quadro probatorio e del concreto pericolo di fuga degli indagati, la locale Procura della Repubblica ha emesso quattro provvedimenti di fermo di indiziato di delitto, da eseguirsi contestualmente a quelli cautelari emessi dall’A.G. lombarda.

Durante la fase dell’esecuzione, attuata dalla locale Squadra Mobile in sinergia con l’omologo ufficio investigativo di Cremona e con il Settore di Polizia di Frontiera di Ventimiglia, si è proceduto, nella flagranza di reato, all’arresto di ISMAILAJ Gazmir [Nato a Vlore (Albania)il 26/09/1984, cittadino albanese in Italia s.f.d.), JAFARI Esmatollah [Nato in Afghanistan il 01/05/1989, cittadino afghano.] e SHAMETAJ Redon [Nato a Vlore (Albania) l’11/11/1995, cittadino albanese in Italia s.f.d. SHAMETAJ Redon era riuscito a darsi alla fuga in occasione dell’arresto di suo cugino SHAMETAJ Neri, avvenuto lo scorso 19 gennaio 2017, allorquando i due stavano trasportando 41 migranti stipati in un furgone; nell’occasione, sono state contestate anche le circostanze aggravanti derivanti dal fatto che i trasportati siano stati esposti a pericolo per la loro vita o incolumità e sottoposti a trattamenti inumani o degradanti.], questi ultimi due destinatari del fermo di indiziato di delitto, insieme a BAYALA Bylibi Edmond [Nato a Kundus (AFGHANISTAN) l’01/01/1996.], catturato poche ore prima nel centro cittadino di Ventimiglia.

I soggetti arrestati, a bordo di due autovetture, una con funzione di “staffetta”, provenienti da Milano, erano in procinto di “trasportare” in territorio transalpino, attraverso il valico di frontiera di Ventimiglia, sette “migranti” (di etnia afghana e iraniana) tra cui un’infante di sei mesi, tutti stipati all’interno di un veicolo risultato, tra l’altro, di provenienza illecita, in quanto rubato lo scorso mese di ottobre, al quale erano state apposte altre targhe per occultarne la provenienza.

Infine, MOHAMMAD Emran Tanha [Nato in Burkina Faso il 20/11/1985.], destinatario del quarto decreto di fermo di indiziato di delitto, le cui tracce, anche tecniche, si erano perse, in nottata, nel capoluogo meneghino, ove era rimasto dopo aver partecipato alle operazioni di carico dei “migranti”, è stato rintracciato nella stessa serata di venerdì dalla Squadra Mobile di Genova nel capoluogo ligure e lì sottoposto al fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura della Repubblica di Imperia.

In conclusione, in Liguria sono state sottoposte a provvedimenti restrittivi ben 11 persone:

  • n. 5 ordinanze di custodia cautelare in carcere (nr. 1 EGITTO; nr. 2 TUNISIA; nr. 1 AFGHANISTAN; nr. 1 ALBANIA) ed una di applicazione degli arresti domiciliari (nr. 1 ITALIA), nell’ambito dell’attività coordinata dalla D.D.A. di Milano;
  • nr. 4 fermi di indiziato di delitto emessi dalla Procura della Repubblica di Imperia (nr. 1 IRAN, nr. 1 AFGHANISTAN; nr. 1 BURKINA FASO; nr. 1 ALBANIA)
  • n. 3 arresti in flagranza del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina (nr. 2 ALBANIA; nr. 1 AFGHANISTAN), due dei quali a carico di soggetti già destinatari di provvedimento di fermo.


GIUSEPPE LODESERTO – MARTINO SANTACROCE

LEOPOLDO LARICCHIA

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