26 Aprile 2024 00:19

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26 Aprile 2024 00:19

IMPERIA. FALSO TESSERINO DELLA POLIZIA UTILIZZATO PER GIOCHI EROTICI, 61ENNE CONDANNATA A 8 MESI DI CARCERE/LA STORIA

In breve: La donna, difesa dall'avvocato Sandro Lombardi, è anche accusa di sfruttamento della prostituzione nell'ambito dell'inchiesta dai carabinieri che ha portato alla luce una casa di appuntamenti in via Amendola a Oneglia.

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Imperia. Il giudice monocratico Domenico Varalli ha condannato a 8 mesi di reclusione una 61enne imperiese, Elena Bianchimani, per il possesso e la fabbricazione di documenti di identificazione falsi e possesso di segni distintivi contraffatti. La donna, difesa dall’avvocato Sandro Lombardi, è anche accusata di sfruttamento della prostituzione nell’ambito dell’inchiesta dai carabinieri che ha portato alla luce una casa di appuntamenti in via Amendola a Oneglia.

Proprio all’interno dell’appartamento dove le donne si prostituivano i carabinieri hanno trovato un tesserino della Polizia contraffatto con tanto di foto tessera. È così scattata la denuncia sfociata nel processo odierno che ha visto il pubblico ministero richiedere una pena di 1 anno di reclusione mentre la difesa ha chiesto l’assoluzione. 

La 61enne, in sede di dichiarazione spontanea aveva fornito al giudice una spiegazione alquanto curiosa, ovvero di aver acquistato regolarmente il tesserino in un negozio dell’albenganese per poi utilizzarlo nell’intimità, per un gioco erotico con un uomo (a lui piace fare il rapinatore e poi farsi arrestare).

Il Comandante della Stazione dei Carabinieri di Imperia ha spiegato, però, che il tesserino viene rilasciato solo a uomini e donne delle forze dell’ordine e non a semplici cittadini, confermando l’ipotesi accusatoria della contraffazione e non del semplice acquisto. Un gioco erotico che è costato caro alla 61enne.

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