25 Aprile 2024 13:06

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25 Aprile 2024 13:06

AZZARDOPATIA: INCONTRO ALL’EX CREMLINO, A IMPERIA NASCE IL GRUPPO GIOCATORI ANONIMI/FOTO E VIDEO

In breve: La conferenza, organizzata in collaborazione con l’Associazione Giocatori Anonimi, ha avuto lo scopo di sensibilizzazione sulla dipendenza patologica da gioco

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Questo pomeriggio, presso la sala consigliare del palazzo “ex-Cremlino” di Piazza Dante ha avuto luogo l’incontro “Aspettando jackpot. La gabbia dell’azzardopatia”. La conferenza, organizzata in collaborazione con l’Associazione Giocatori Anonimi, ha avuto lo scopo di sensibilizzazione sulla dipendenza patologica da gioco.

Il progetto, curato dal Settore Settore Servizi Sociali, Prima Infanzia, Attività Educative e Scolastiche del Comune di Imperia, è finalizzato alla realizzazione di attività di volontariato presso i locali del Centro Intergenerazionale per Anziani e Minori Carpe Diem, allo scopo di contribuire ad implementare, nell’ambito del territorio, la qualità dei servizi stessi e delle attività già istituzionalmente rese da quest’Amministrazione a favore di cittadini che si trovino in situazioni di disagio psico-fisico, anche conseguenti al gioco d’azzardo compulsivo, debordanti nella dipendenza patologica della malattia emozionale e che necessitino di essere avviati a percorsi di auto-mutuo-aiuto.

All’ex Cremlino la conferenza sull’Azzardopatia: nasce il gruppo Giocatori Anonimi

Martedì 17 aprile sarà attivato il gruppo Giocatori Anonimi presso il locale Carpe Diem in via Argine Destro 311, grazie al protocollo di intesa tra il Comune e l‘associazione giocatori anonimi. Per informazioni è possibile chiamare il numero 3200142431.

L’intervista di ImperiaPost – Psicoterapeuta MAURO SELIS

Azzardopatia e non ludopatia è il termine giusto perchè il discorso non è tanto male il gioco, ludus, ma è la sua degenerazione compulsiva ossia l’azzardo.

Noi operatori ci battiamo da tempo affinchè ci sia questa diversificazione semantica. Non chiamarla più ludopatia che è un’altra cosa, come ad esempio giocare per tanto tempo con un videogioco, giocare a carte in maniera sconsiderata , quando non c’è una posta in palio è la ludopatia , mentre il gioco d’azzardo patologico è meglio chiamarlo con il termine azzardopatia.

Questo evento evento di oggi si chiamava ‘la gabbia dell’azzardopatia’, che è proprio una gabbia che molto spesso non ti fa uscire.

La situazione in Italia è abbastanza drammatica, su 102 miliardi di utile sotto il profilo del gioco d’azzardo, lo stato ci guadagna 10 miliardi ed è quindi molto difficile affrontare un qualcosa del genere.

Lo stato certamente è convivente di questa cosa, non do ovviamente colpa allo Stato perchè poi è la facoltà di ognuno di noi che va a giocare, ma certamente è molto difficile in uno Stato dove c’è la pubblicità incessante martellante. Addirittura dei canali televisivi dedicati all’azzardo.

Il gioco d’azzardo è antico almeno di 6 milioni di anni. In tutti i periodi in cui si giocava molto è perchè c’era crisi, crisi di fame, crisi istituzionale. Adesso è un periodo indubbiamente dove la realtà italiana, ma non solo, è estremamente in crisi e quindi si spera sempre nel pensiero magico della vincita che possa risolvere le nostre problematiche. Ricordiamoci il banco vince sempre.

Molto spesso nella stampa, nei mass media si fa risalto ad una vittoria, su uno che vince ci sono un milione che perdono, non si dice questo. Questo è un po’ drammatico”.

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