19 Aprile 2024 22:21

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19 Aprile 2024 22:21

ELEZIONI IMPERIA 2018. TENSIONE ALLA STELLE NELLA FAMIGLIA SCAJOLA, NEL MIRINO IL PRESUNTO STOP A UNA RECITA IN CAMERA DI COMMERCIO/ECCO COSA E’ SUCCESSO

In breve: La campagna elettorale per le elezioni comunali a Imperia del prossimo 10 giugno è appena iniziata e il clima si fa già incandescente

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La campagna elettorale per le elezioni comunali a Imperia del prossimo 10 giugno è appena iniziata e il clima si fa già incandescente. A scatenare la polemica il presunto stop alle prove della recita di una classe quinta elementare alla Camera di Commercio. Il motivo? Le prove, alla stessa ora, dell’evento di questa sera (ore 19) organizzato dall’entourage del candidato Sindaco Claudio Scajola per presentare le liste e il programma elettorale.

Lo sfogo su facebook di una mamma

Oggi, vorrei raccontare una storia. Una storia che, anche se lunga, spero leggeranno tutti i miei amici candidati alle prossime elezioni (di qualunque appartenenza politica!!!!). Una storia che, in realtà, per molti di noi saprà di vecchio, ma che dei bimbi di 10/11 anni si sono sentiti raccontare per la prima volta in questi giorni.  La classe in questione, il 01/06, terrà lo spettacolo di fine corso e, quindi, una mattina, si è recata all’auditorium in questione per le prove generali. Per effettuare le suddette prove, le maestre (la scuola), hanno prenotato i locali nel dicembre 2017Una volta raggiunto il luogo e sistemati i bambini, le insegnanti si sono viste interrompere dal responsabile della sala e da un signore molto gentile e Sereno.

Quest’ultimo si trovava lì, con addetti ai lavori al seguito, per allestire al meglio la sala per l’evento politico/elettorale/bla bla bla che si sarebbe tenuto in serata (mi pare alle 19).  Il signore sosteneva Serenamente di aver prenotato il locale 15 giorni prima (non prima della scuola, ma nei 15 gg antecedenti l’increscioso episodio) e spiegava, inoltre, di aver bisogno da subito del posto (ore 9) per montare la macchina del fumo ed un’americana.

Panico…Panico del responsabile della sala…Panico delle maestre… Panico dei bambini…Non so come mai il signore dell’evento, invece, ha mantenuto la sua Serenità. Dopo molte parole, molto nervoso delle maestre e qualche simpatica promessa (Serena) del signore, gli addetti al service hanno concesso due ore ai bimbi (aggiungo che, nel frattempo, il Comune non aveva ancora portato le casse di amplificazione per i bimbi).

Il risultato qual è? Le maestre, che hanno prenotato la sala con larghissimo anticipo (5 mesi) hanno dovuto ‘abbandonare‘, riprenotare la sala, riportare i bimbi (più o meno 40) in classe, avvisare i genitori del cambio di luogo per il ritiro dei figli. Il signore Sereno, che ha prenotato la sala 15 giorni fa, ha, certo, dovuto ritardare di 2/3 ore l’allestimento del palco, ma è rimasto Sereno.

Ora, vi chiedo: è giusto tutto questo????? Sicuramente, la responsabilità del ‘disguido’ è di chi ha concesso la sala a due ‘soggetti’ contemporaneamente, ma se gli attori fossero stati diversi, che so, due compagnie teatrali, chi avrebbe avuto il diritto di rimanere?

Non ho fatto nomi, non per rispetto alla schiera politica in questione, ma perché ho la sensazione (e spero di sbagliarmi) che qualunque schieramento si sarebbe comportato allo stesso modo. Sono certa che ognuno di voi, leggendo, abbia pensato:’tanto si sa già chi se ne va’! Sicuramente, qualcuno mi dirà che non so cosa significa montare una macchina del fumo ed un’americana (gli addetti al service mi pare fossero 3-4) e qualcuno mi dirà che il signore Sereno si è sbagliato e che la sala era stata prenotata da lui (a sua Serena insaputa) a novembre.

Ed è proprio questo che mi manda il sangue alla testa: la Serenità di chi sa che tanto vincerà la questione e che, per mantenere questa Serenità, fa in modo di uscirne pulito!!! Non sono certo le mie parole a cambiare il mondo,  ma vi assicuro che a mio figlio (che deve credere ancora di poterlo cambiare), spiegheró il vero motivo per il quale oggi non ha fatto le prove dello spettacolo e spero che crescerà mettendo sempre in discussione chi è troppo Sereno!”.

Lo scambio di battute al veleno tra Marco Scajola e Paolo Petrucci

Nella polemica è entrato anche l’assessore regionale Marco Scajola, nipote di Claudio Scajola e sostenitore di Luca Lanteri, candidato Sindaco avversario dell’ex Ministro, cui ha replicato Paolo Petrucci, membro dello staff di Claudio Scajola.

Marco Scajola

“Cara Fulvia, mi dispiace di quanto è accaduto, ma la politica, credimi, non è tutta così…Ci voleva solo buon senso e lasciare le maestre ed i bambini a  fare quello per cui si erano recati all’Auditorium. Quanto mi è stato raccontato è veramente incredibile, mi dispiace per le insegnanti e per i bambini che si sono trovati in questa situazione imbarazzante. Mi auguro che almeno arrivino al più presto delle scuse!”.

Paolo Petrucci

“Caro Marco, è tutto molto semplice, visto che io c’ero e sono testimone diretto di come e’ andata e tu no. La Camera di Commercio aveva affittato lo spazio ad entrambi. E con serenità e professionalità abbiamo trovato l’accordo per esser tutti soddisfatti. In una mattinata che è stata allegra per tutti. So bene che ti sei dato un gran daffare per montare questa panna. Perché non pensi a lavorare per la tua campagna anzi che provare a smontare quella degli altri strumentalizzando bambini e maestre?”.

Marco Scajola

“Caro Paolo, ti trovo un po’ nervoso e come sempre parli dietro dettatura. Non ho montato proprio nulla, ma essendoci mia nipote coinvolta in questa triste vicenda, ho semplicemente saputo come stavano le cose… Tutto qua! Buon divertimento…”.

Paolo Petrucci

“Marcolino! Nervoso io? Proprio no, una bella mattinata trascorsa in serenità e allegria nel vedere persone che lavorano e collaborano insieme! L’unico divertimento, misto a qualche domanda, è leggerti!
Un caro abbraccio!”.

L’amarezza di Lucia Scajola e le critiche al cugino Marco e al presidente del consiglio regionale Alessandro Piana

“Intervengo su questa vicenda per raccontare come funziona la macchina del fango… Questa mattina alle 9, Alessandro Piana, presidente del consiglio regionale della Liguria, per la Lega Nord, telefonava alle redazioni di tre giornali, senza presentarsi, per cercare di vendere alle testate un falso scoop: ‘baruffa alla Camera di Commercio tra il Ministro Scajola (che in quel momento era nello studio di casa sua) e le maestre di una scuola elementare, intente a fare le prove per la loro recita’.
I giornalisti, professionalmente, hanno verificato la notizia e poi hanno chiamato me, che seguo la comunicazione della campagna di Scajola, per chiedere conto di quanto appreso. Le notizie, così vuole la professione, si verificano. Sempre.
Naturalmente, non stava accadendo niente di tutto questo: maestre e bambini facevano le prove della loro recita fino alle 11:30, dandosi poi il cambio in sala con i volontari dello staff di Scajola.
La Camera di Commercio aveva infatti dato la disponibilità della sala ed entrambi i gruppi per questa giornata e loro hanno trovato il modo di stare bene, tutti.
Tutto pareva finito, fintanto che, alle 13, Marco Scajola, assessore alla Regione Liguria, contatta un’altra volta la stampa, in questo caso un’altra testata, per ‘invitarla ad approfondire la scandalosa vicenda’ chiedendo con urgenza che qualcuno ne scrivesse.
Ancora una volta, il giornalista, come la deontologia richiede, verifica la notizia e poi chiama la sottoscritta. Scopre che tutto è andato avanti con serenità in una cordialissima coabitazione tra le maestre, i bambini e i volontari.
Spiace e disgusta prendere atto che mentre qui, con grande entusiasmo e spirito di gruppo, si sta lavorando alla realizzazione della serata di oggi, dall’altra parte, invece di costruire qualcosa e preparare una propria festa, ci si da tanto da fare per rovinare, con le calunnie, quella degli altri.  L’apprezzamento va alle maestre che non si sono lasciate strumentalizzare da chi ci ha provato”.

La dura replica di Marco Scajola alla cugina Lucia.

“È vergognoso che io venga accusato di cose che non ho fatto. Non lo permetto e respingo al mittente queste volgari calunnie, che probabilmente qualcuno è abituato ad usare per i propri scopi. Si faccia il nome del giornalista che io avrei contattato, semmai non passa giorno che vengo a sapere che qualcuno, anzi qualcuna, con una certa arroganza, cerca di condizionare articoli della stampa locale, ovviamente non riuscendoci. Quindi se qualcuno mi vuole criticare è assolutamente lecito che lo faccia, ma lo faccia sui fatti e non utilizzando calunnie di basso livello!”.

Paolo Petrucci

“Non so davvero cosa dire – commenta contattato da ImperiaPost – Mi viene da ridere perché davvero devo difendermi da accuse totalmente inventate. Questa mattina c’è stata una grande collaborazione, totale serenità tra noi, le maestre e i bambini. Li abbiamo anche ascoltati durante la recita. Abbiamo trovato anche un accordo per poter accontentare tutti. Ci siamo scambiati i numeri di telefono per qualunque evenienza. Quando sono andati via i bambini ci hanno salutato contenti per la bella mattinata. E’ anche difficile dire qualcosa in una situazione così grottesca. Detto questo, io invito tutta la città a vedere la recita di questi bambini perchè sono bravissimi. C’è un bambino che suona la tromba e se si chiudono gli occhi sembra davvero un professionista. Andateli a vedere, se lo meritano davvero”.

 

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