29 Marzo 2024 01:21

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29 Marzo 2024 01:21

IMPERIA: ATTENTATO INCENDIARIO VIA BELGRANO, NON CONVALIDATO IL FERMO DI SALVATORE VENTURA. DISPOSTO L’OBBLIGO DI DIMORA A COGORNO/I DETTAGLI

In breve: Non è stato convalidato dal GIP Luisa Camposaragna del Tribunale di Genova il fermo di Salvatore Ventura, arrestato dalla Squadra Mobile della Questura di Imperia

domiciliari ventura arresto genova (1)

Non è stato convalidato dal GIP Luisa Camposaragna del Tribunale di Genova il fermo di Salvatore Ventura, arrestato dalla Squadra Mobile della Questura di Imperia perchè sospettato di essere l’autore dell’attentato incendiario al palazzo di Via Belgrano, dove ha sede lo studio dei professionisti Paola Muratorio, architetto e Domenico Muratorio, ingegnere.

Disposto l’obbligo di dimora a:

Il Giudice ha disposto per Ventura l’obbligo di dimora a Cogorno, piccolo comune i provincia di Genova, dove il 50enne è stato arrestato nei giorni scorsi mentre lavorava all’interno di una pizzeria.

Il fermo di Ventura, difeso dall’avvocato Sandro Lombardi del foro di Imperia, non sarebbe stato convalidato per mancanza dei requisiti fondamentali per la custodia cautelare in carcere, in particolare il pericolo di fuga.

Le minacce per lo sfratto nella gestione di un hotel a Taggia

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti e confermato dallo stesso Ventura in sede di interrogatorio di garanzia, questa mattina presso il carcere Marassi di Genova, all’origine dei dissapori con i Muratorio ci sarebbe uno sfratto per morosità.

Nel dettaglio, Ventura e la compagna, nei mesi scorsi avevano preso in gestione l’hotel Capo Verde, a Taggia, di proprietà dei Muratorio. Prima dell’apertura, secondo quanto raccontato agli inquirenti dall’arrestato, avrebbero investito oltre 100 mila euro per lavori di ristrutturazione, senza però riuscire ad aprire per problemi di varia natura, ottenendo solo il via libera per alcune serate con aperitivi e cene.

Dopo alcuni mesi, però, Ventura e la compagna avrebbero iniziato, visti i mancati incassi previsti, a non pagare più il canone di gestione, da qui l’intimazione di sfratto dei Muratorio, divenuta poi esecutiva con sentenza del giudice in Tribunale a partire dal prossimo mese di agosto.

A seguito dello sfratto Ventura, che chiedeva invece tempo per poter proseguire la gestione e saldare gli arretrati, avrebbe iniziato a minacciare telefonicamente i MuratorioNon avete avuto pietà, ve la faccio pagare”. In particolare Ventura lamentava il fatto di aver investito oltre 100 mila euro per riqualificare lo stabile. 

L’arresto a Genova

Ventura è stato arrestato nel genovese mentre prestava servizio come dipendente all’interno di una pizzeria. Aveva deciso di trasferirsi proprio per la situazione di grande tensione che si respirava a Imperia.A tradirlo, secondo quanto trapela, la registrazione delle telefonate minatorie e alcune testimonianze. Non è chiaro, invece, se le telecamere abbiano o meno avuto un ruolo fondamentale

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