19 Marzo 2024 12:19

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19 Marzo 2024 12:19

“Pena di morte per l’autista del bus”: Imperia, il post di Dulbecco diventa un caso nazionale. Critico Mentana/Il caso

In breve: "La tradizionale cultura garantista di Forza Italia si attenua nelle giovani leve". Così Enrico Mentana, noto giornalista e conduttore, commenta le parole dell'imperiese Dulbecco.

La tradizionale cultura garantista di Forza Italia si attenua nelle giovani leve”. Così Enrico Mentana, noto giornalista e conduttore, commenta le parole dell’imperiese Angelo Dulbecco (ex consigliere comunale del Pdl e oggi coordinatore regionale dei giovani di Forza Italia e assessore a Caravonica), in merito alla mancata strage di San Donato Milanese.

Sul profilo facebook di Mentana, sono centinaia i commenti relativi al post del giovane politico imperiese. 

Mentana commenta il post di Dulbecco sulla strage sfiorata nel Milanese

La notizia dell’autista di autobus, Ousseynou Sy, 47 anni, italiano, di origini senegalesi, con precedenti per guida in stato di ebbrezza e abusi su minori, che ha dato fuoco al mezzo, con a bordo una scolaresca, ha fatto in fretta il giro dell’Italia e del mondo, scatenando le reazioni del web.

Anche l’imperiese Angelo Dulbecco, noto per le sue posizione provocatorie su temi di attualità, ha espresso su Facebook la sua opinione, scrivendo “La pena di morte per l’autista del bus è l’unica possibilità”, finendo sui giornali.

La notizia è stata ripresa anche dal giornale online fondato da Mentana, Open, e, condividendo il post, il giornalista ha aggiunto un suo commento personale: “La tradizionale cultura garantista di Forza Italia si attenua nelle giovani leve”.

“Pensare che una persona con precedenti penali gravi possa guidare un bus pieno di bambini mi angoscia – ha risposto Dulbecco, nei commenti sotto il post di Mentana, rivolgendosi a Juri Gorlandi, rappresentante Forza Italia Giovani Toscana, che si è dissociato dalle affermazione del nostro concittadino – E pensare che, nonostante la sua “integrazione”, ci odi fino a questo punto, fino a bruciare 50 bambini inermi, mi terrorizza. Ho il diritto di esprimere il mio parere personale, sul mio personale profilo Facebook privato. Non ho fatto alcun nome, non ho menzionato FI e non sopporto questo atteggiamento da chi si definisce “open” e poi cerca di uccidere mediatamente il pensiero di chi la pensa in maniera differente. Milito in FI da quasi 15 dei miei 30 anni”.

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