20 Aprile 2024 02:09

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20 Aprile 2024 02:09

ARRESTO SCAJOLA – L’EX MINISTRO INTERROGATO PER SEI ORE DAI P.M. DELLA DIA. HA RISPOSTO ALLE DOMANDE MA LA SUA POSIZIONE SI POTREBBE AGGRAVARE

In breve: Secondo alcune indiscrezioni gli inquirenti starebbero verificando se Scajola godette degli stessi servigi di cui godevano alcuni appartenenti alla Camorra, informazioni riservate.

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Roma – È durato circa 6 ore e mezza l’interrogatorio, nel carcere romano di Regina Coeli dell’ex Ministro Claudio Scajola, arrestato giovedì scorso dalla DIA di Reggio Calabria in un hotel della Capitale con l’accusa di favoreggiamento, associazione a delinquere e concorso esterno in associazione per aver favorito la latitanza dell’ex deputato di Forza Italia Amedeo Matacena, condannato a cinque anni di carcere per concorso esterno in associazione mafiosa.

Scajola, assistito dai suoi legali romani Giorgio Perroni ed Elisabetta Busuito, ha risposto a tutte le domande dei P.M. Francesco Curcio e Giuseppe Lombardo. All’ingresso del carcere i legali di Scajola hanno dichiarato di essere intenzionati a chiarire la posizione del loro assistito e sembra che così sia stato. Scajola, infatti, avrebbe risposto a tutte le domande degli investigatori ma il verbale dell’interrogatorio è stato secretato.

Nelle ultime ore, però, la posizione di Scajola sembrerebbe aggravarsi, infatti, risulterebbe coinvolto in un’altra inchiesta che ha portato all’arresto di 18 persone in Toscana, tra cui anche due funzionari di Polizia in forza alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e alla Camera dei Deputati. Secondo alcune indiscrezioni gli inquirenti starebbero verificando se Scajola godette degli stessi servigi di cui godevano alcuni appartenenti alla Camorra, informazioni riservate.

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