26 Aprile 2024 18:37

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26 Aprile 2024 18:37

Pieve Di Teco: stop a bevande alcoliche e schiamazzi, la rabbia del gruppo “Pieve Bene Comune”. “Il sindaco gioca con le ordinanze e il paese muore”

In breve: il Gruppo consiliare “Pieve Bene Comune” interviene in merito all'ordinanza del sindaco Alessandri, che pone il divieto a schiamazzi e al consumo di bevande alcoliche

“Errare è umano, perseverare è diabolico. Il Sindaco di Pieve Alessandro Alessandri gioca con le Ordinanze ed intanto il paese muore – Così in una nota stampa il Gruppo consiliare “Pieve Bene Comune” interviene in merito all’ordinanza del sindaco Alessandri che pone il divieto a schiamazzi e al consumo di bevande alcoliche dalle 22.30 alle 7, nell’area di Piazza Cavour e Corso Mario Ponzoni.

Pieve di Teco: stop a schiamazzi e bevande alcoliche, l’intervento del gruppo “Pieve Bene Comune

“La prima di alcuni giorni fa vieta gli assembramenti, la vendita ed il consumo di bevande alcoliche nei luoghi e locali pubblici di via Ponzoni e Piazza Cavour. Sommerso dalle critiche, più che giustificate, ne ha fatto una seconda, datata 18 giugno, identica alla prima, che sposta i divieti a partire dalle ore 22,30. Di male in peggio. Una Ordinanza sbagliata va revocata.

Che cosa è mai successo in questi locali presi di mira? Gli abbiamo chiesto perché solo alcuni, ma non c’è stata risposta. Una discriminazione insopportabile. Una rappresentazione del Paese non corretta, che non corrisponde alla realtà, proprio in apertura della stagione turistica.

Assurdo prendersela con coloro che vivono e lavorano, con sacrifici, in modo onesto. Se ci sono delle situazioni o dei comportamenti illeciti di qualsiasi genere questi vanno sicuramente contrastati e colpiti, gli altri vanno lasciati in pace.

I Pievesi dal Comune si aspetterebbero una promozione del loro Borgo, per farlo conoscere in modo positivo, per le sue bellezze e caratteristiche storiche, per la tranquillità e sicurezza che vi regna e che chiunque lo conosca o lo abbia visitato ha toccato con mano. Pieve ha solo bisogno di vedere liberate le sue potenzialità turistiche. Questa è la verità non quella raccontata nelle Ordinanze”.

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