“Bambini tolti dalle famiglie, torturati con impulsi elettrici, abusati, svenduti agli affidatari, vergogna! Tutti in galera”. È questo il testo stampato su un cartellone che Antonio “L’Attivista”, cittadino imperiese, ha affisso questa mattina all’entrata della sede del PD di Imperia, in via San Giovanni.
Il riferimento è ai fatti avvenuti a Bibbiano (Re), balzati agli onori della cronaca recentemente.
Affidamenti illeciti a Bibbiano: 16 arresti
La vicenda vede al centro delle indagini la rete dei servizi sociali della Val D’Enza, nel Reggiano. Gli operatori sono accusati di aver allontanato i bambini dalle loro famiglie, tramite false relazioni, per poi collocarli in affido all’interno di un circuito di cure private a pagamento.
Nel dettaglio, 16 persone sono state raggiunte dall’ordinanza di custodia cautelare chiesta dalla Procura di Reggio e altre 26 sono state iscritte nel registro degli indagati, con l’accusa a vario titolo di frode processuale, depistaggio, abuso d’ufficio, maltrattamento su minori, lesioni gravissime, falso in atto pubblico, violenza privata, tentata estorsione, peculato d’uso.
Coinvolti medici, assistenti sociali, psicologi e psicoterapeuti della onlus di Torino Hansel&Gretel e lo stesso sindaco (PD) di Bibbiano, Andrea Carletti, accusato di abuso d’ufficio.
Questa mattina, a Imperia, un cittadino, che si fa conoscere come “Antonio L’attivista”, ha deciso di manifestare il proprio malcontento riguardo la vicenda, affiggendo un cartellone all’entrata della sede del PD di via San Giovanni.
“Le TV coprono lo scandalo di Bibbiano – si legge sul manifesto – Bambini tolti dalle famiglie, torturati con impulsi elettrici, abusati, svenduti agli affidatari, vergogna! Tutti in galera”.
Caso Bibbiano: la protesta di Antonio L’Attivista
“Sui bambini non si specula, non si lucra sopra – ha dichiarato Antonio a un inviato di ImperiaPost – la gente deve sapere. Diversi bambini hanno avuto shock celebrali, è inaccettabile. Zingaretti deve cacciare il sindaco Carletti.
Ho voluto organizzare questa dimostrazione perché è molto più importante che difendere la “Capitana” CarolaRackete (ieri alcuni cittadini hanno manifestato la loro solidarietà alla donna presso la Galeazza, ndr), dato che lei ha commesso dei reati e la legge va rispettata.
Io sono attivista del Movimento 5 Stelle, ma parlo come singolo cittadino. Decido di informare la gente”.
