20 Aprile 2024 03:28

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20 Aprile 2024 03:28

Imperia: “Storia culturale della canzone italiana”, sabato 14 settembre l’incontro con Jacopo Tomatis in via Antica dell’Ospizio / L’appuntamento

In breve: L’autore sarà a Imperia per presentare il suo libro Storia culturale della canzone italiana (il Saggiatore), a dialogare con lui Marika Amoretti di Imperia Musicale

Sabato 14 settembre 2019 alle 21.15 prosegue a Oneglia la rassegna Un libro aperto: storie, parole, pagine, che si svolge da giugno a settembre nel cuore di Oneglia.

Ospite della serata sarà Jacopo Tomatis, musicologo, giornalista, musicista, docente di Popular music al Dams di Torino e redattore del Giornale della musica.

L’autore sarà a Imperia per presentare il suo libro Storia culturale della canzone italiana (il Saggiatore), a dialogare con lui Marika Amoretti di Imperia Musicale.

La serata è a ingresso libero e gratuito.

Questa sera invece, giovedì 12 settembre, alle 21.15 in via Antica dell’Ospizio sarà ospite Giuseppe Conte, che presenterà il suo ultimo romanzo I senza cuore (Giunti). L’autore dialogherà con la giornalista Donatella Alfonso.

Storia culturale della canzone italiana

Tutti sappiamo – o pensiamo di sapere – che cos’è la canzone italiana. Ne parliamo con gli amici guardando Sanremo, la ascoltiamo su Spotify o su vinile, la cantiamo sotto la doccia, la amiamo, la odiamo, o tutt’e due le cose insieme. Ma che cosa rende «italiana» una canzone? «Felicità», siamo tutti d’accordo, suona come una tipica «canzone italiana», al punto che potremmo definirla «all’italiana». E allora «Via con me» di Paolo Conte, coeva eppure lontana miglia e miglia dal successo sanremese di Al Bano e Romina, non lo è? O forse lo è meno, con quello swing americano e quella voce roca?

Jacopo Tomatis parte da qui, dal ripensamento delle idee più diffuse sulla canzone italiana («canzone italiana come melodia», «canzone italiana come specchio della nazione», «canzone italiana come colonna sonora del suo tempo»), per scriverne una nuova storia. Fatta circolare su spartito o su rivista, trasmessa dalla radio, suonata da dischi e juke box, al cinema e alla tv, in concerti e festival, la canzone è stata, per un pubblico sempre più giovane, il punto di partenza per definire la propria identità (su una pista da ballo come nell’intimità della propria stanza), per fare musica e per parlare di musica. E allora hanno qualcosa da dirci non solo Vola colomba, Il cielo in una stanza, Impressioni di settembre, La canzone del sole, Preghiera in gennaio, ma anche i nostri discorsi su queste canzoni, come le ascoltiamo, come le suoniamo, come le ricordiamo.

Storia culturale della canzone italiana ripercorre i generi e le vicende della popular music in Italia ribaltando la prospettiva: osservando come la cultura abbia pensato la canzone, quale ruolo la canzone abbia avuto nella cultura e come questo sia mutato nel tempo – dal Quartetto Cetra agli urlatori, da Gino Paoli al Nuovo Canzoniere Italiano, da De Gregori a Ghali. Con la consapevolezza e l’ambizione che fare una storia della canzone in Italia non significa semplicemente raccontare la musica italiana, ma contribuire con un tassello importante a una storia culturale del nostro paese. Del resto, quando parliamo di musica non parliamo mai solo di musica.

Un libro aperto nasce dalla collaborazione tra l’associazione culturale SetteCinque, la Libreria Ragazzi e il Civ NuovOneglia allo scopo di dare vita a un evento culturale nel cuore della città. La rassegna si avvale della collaborazione di diverse associazioni e realtà culturali. Si ringraziano inoltre per la collaborazione la Pizzeria Agorà, il Bar Ligure e la Tipografia Nante.

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