28 Marzo 2024 19:35

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28 Marzo 2024 19:35

Imperia: abusi sessuali su figlia, chiesti 8 anni di carcere. “Bambina traviata dal padre”/L’udienza

In breve: Otto anni di carcere. Questa la richiesta di condanna avanzata questa mattina, in Tribunale, a Imperia, dal Pm Maria Paola Marrali.

Otto anni di carcere. Questa la richiesta di condanna avanzata questa mattina, in Tribunale, a Imperia, dal Pm Maria Paola Marrali, nei confronti di un 41enne originario di Gioia Tauro, che ha sempre negato ogni addebito, a processo con l’accusa di violenza sessuale nei confronti della figlia di appena 6 anni.

Imperia: abusi sessuali sulla figlia, chiesti 8 anni di carcere per papà 41enne

I fatti contestati risalgono al 2014, quando il 41enne era in vacanza a Riva Ligure con i figli (i genitori sono separati). L’inchiesta prese il via dopo la denuncia presentata ai Carabinieri di Cuneo dai familiari della bambina (che vivono in Piemonte), a seguito di alcune frasi pronunciate dalla figlia minore, di ritorno dalla vacanza in Liguria con il padre (Papà mi ha fatto male, ha fatto una cosa brutta, “Io e papà abbiamo un segreto) e di alcune tracce ematiche trovate sulle mutandine.

La requisitoria del Pm

“È certamente importante rilevare il mancato racconto della figlia nel corso dell’incidente probatorio. Il perito incaricato dal giudice, però, ha avuto incontri con la mamma, la nonna e la bambina. In occasione di questi incontri, la bambina ha raccontato i fatti oggetto di questo processo. Li ha raccontati in maniera puntuale e circostanziata.

Evidentemente le condizioni emotive erano diverse, migliori. Nella bambina si sono sviluppati un senso di colpa e un senso di vergogna che le hanno impedito di raccontare i fatti durante l’incidente probatorio.

Ha fatto confidenze a un’amichetta, all’insegnante, alla mamma e alla nonna. ‘Papa mi ha fatto delle cose brutte’.

La difesa sostiene che la bambina non sia mai rimasta sola con il papà durante la vacanza. Questo dato non è corrispondente alla realtà.

Chiedo quindi di riconoscersi la penale responsabilità dell’imputato”.

La parte civile

“Questi bambini sono stati massacrati dal papà che avrebbe invece dovuto proteggerli. La figlia minore è stata traviata nella sua delicatezza. Chiedo il risarcimento danni per entrambi i figli”.

Difesa

“Le fonti di prova non dimostrano la penale responsabilità dell’imputato. Si è difeso, anche con espressioni forti, ‘Mi fanno schifo queste cose’. Perchè nulla è mai successo. Chiedo l’assoluzione perché il fatto non sussiste”.

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