25 Aprile 2024 02:23

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25 Aprile 2024 02:23

Imperia: gradimento Sindaci, Claudio Scajola in fondo alla classifica de Il Sole 24 Ore. Lucio Sardi. “Città in profonda crisi, sindaco principale artefice di questo disastro”

In breve: Così Lucio Sardi, di Sinistra in Comune per Imperia, in merito alla classifica del Sole24Ore sul gradimento dei sindaci, che vede Claudio Scajola nelle ultime posizioni.

“Il piazzamento di Scajola nelle retrovie della classifica del gradimento dei sindaci dei capoluoghi italiani è la plastica traduzione dello smarrimento che si provava nell’ascoltare la conferenza stampa del sindaco per celebrare i suoi primi due anni di mandato – Così Lucio Sardi, di Sinistra in Comune per Imperia, in merito alla classifica del Sole24Ore sul gradimento dei sindaci, che vede Claudio Scajola nelle ultime posizioni.

Gradimento Sindaci, Claudio Scajola in fondo alla classifica: l’intervento di Lucio Sardi

“La trionfalistica celebrazione dell’operato della sua amministrazione messa a confronto con la reale condizione della città non poteva che manifestarsi nel disagio ed in un calo di consensi conquistato “centimetro dopo centimetro”.

Imperia è una città in crisi profonda segnata della chiusura delle sue storiche aziende dell’agro alimentare (Sasso e Agnesi tra tutte) avvenute con la complicità di una classe politica miope che ha puntato tutto sulla speculazione edilizia e sul velleitario e fallimentare progetto di sviluppo economico basato sul mega porto turistico. Scajola, che è stato il principale artefice di questo disastro, non ha saputo farsi carico di tale responsabilità e continua imperterrito ad inseguire un modello di economia mono-vocazionale turistica che non può ragionevolmente dare risposte occupazionali ad una cittadina di medie dimensioni come Imperia.

Ma se c’è un elemento simbolico in cui si manifesta il fallimento della sua amministrazione è proprio nell’incapacità di dare sostanza alla sua idea di città-vetrina in grado, grazie alle sue qualità ambientali ed al suo clima favorevole, di diventare una meta ambita per i turisti.

L’attenzione maniacale di Scajola per il decoro urbano fa infatti a cazzotti con una città sporca, deturpata da un sistema di raccolta dei rifiuti insensato, con un traffico caotico, con le principali infrastrutture pubbliche in stato di grave degrado, e dove gli unici luoghi ordinati, ed elegantemente riqualificati senza risparmio di risorse, sono quelli che frequenta il sindaco e la sua corte.

Ma ripassiamo rapidamente le principali opere “pubbliche” su cui Scajola ha investito per il rilancio turistico della Città.

Il nuovo edificio acquistato e  finemente ristrutturato per accogliere gli uffici del settore turismo con il suo giardino bonsai che funge da elegante set per la comunicazione patinata del Sindaco, come abbiamo verificato con la conferenza stampa di Scajola per celebrare i suoi due primi anni di mandato.

L’ “avvenieristica” e costosissima ristrutturazione dei servizi igienici del “piano nobile” del comune (dove, installandovi un montacarichi, si è riusciti a dare sfogo alla nota perversione degli amministratori di centrodestra per gli ascensori inutili) che, come ci ha informato il sindaco, sono stati “inaugurati” con un inconsapevole taglio del rotolo da parte di un ministro in visita in città per l’avvio dei lavori della pista ciclabile, l’unica vera opera di valenza turistica che non a caso non è frutto del lavoro del sindaco.

La faraonica rotonda all’uscita dell’autostrada di Oneglia realizzata scippando i fondi di un progetto di riqualificazione urbana che prevedeva un’area verde per risarcire la zona della città che ha pagato un pesante prezzo per la realizzazione della nuova linea ferroviaria, rotonda che dovrebbe diventare, unico caso al mondo, un elemento di attrattiva turistica.

L’intervento di riqualificazione dei portici di Oneglia, forse affidato ad un architetto daltonico viste le scelte da venti sfumature di giallo per muri e pavimentazione e per la nuova tinta delle bacheche. Intervento questo realizzato con la tecnica detta “pompei decadente” per la posa della pavimentazione sopra la precedente (prassi costruttiva degli antichi romani) e per la scelta di un materiale della pavimentazione talmente poroso fatta probabilmente per conservare intatte per le generazioni future le tracce dello sporco accumulato nei secoli dai loro avi.

Evidentemente i cittadini imperiesi che subiscono la crisi economica della città e che la trovano trascurata e sporca anche nei suoi luoghi più belli, hanno deciso di relegare la giunta Scajola dove merita ovvero in fondo alla classifica del gradimento, precisamente in fondo a destra”.

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