24 Aprile 2024 18:11

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24 Aprile 2024 18:11

Liguria: l’imperiese Alessandro Piana è il nuovo vicepresidente della Regione. “Deleghe importanti per il territorio, ringrazio il presidente Toti e Rixi”/Video

In breve: "Ringrazio il presidente Toti e il segretario regionale Edoardo Rixi, per la fiducia che mi hanno riposto".

Alessandro Piana, già presidente del Consiglio regionale nell’Amministrazione Toti 1, è stato nominato vicepresidente della Regione e assessore alle Politiche agricole, Parchi e Promozione del territorio.

Nato a Imperia il 9 maggio 1972, Alessandro Piana è un agrotecnico e imprenditore agricolo nell’azienda di famiglia, a Pontedassio. Iscritto alla Lega dal 2001, dal 2005 al 2009 è stato anche consigliere comunale a Pontedassio e consigliere della Comunità Montana dell’Olivo. Dal 2006 al 2010 è stato consigliere provinciale e capogruppo della Lega a Imperia. Nel 2009 è stato rieletto consigliere comunale a Pontedassio, dove ha ricoperto l’incarico di assessore ai Lavori pubblici e all’Urbanistica tra il 2009 e il 2011. Dal 2010 al 2015 è stato presidente del Consiglio provinciale di Imperia. Nel 2014 è stato nominato vice sindaco di Pontedassio. A maggio 2015 è stato eletto consigliere regionale e quindi presidente del Gruppo consiliare della Lega. Il 30 marzo 2018 è stato eletto presidente del Consiglio regionale. Ora la nuova prestigiosa nomina. Per la prima volta la Valle Impero può contare sul vicepresidente della Regione.

Alessandro Piana, il primo vicepresidente della Regione della Valle Impero

“Ringrazio il presidente Toti e il segretario regionale Edoardo Rixi, per la fiducia che mi hanno riposto – dichiara a ImperiaPost Tv Piana –È un incarico importante, come sono importanti le deleghe che mi sono state attribuite. Riguardano e rappresentano molto da vicino il nostro territorio. Territorio che è molto delicato, ma che offre molte soddisfazioni, soprattutto per quel che riguarda il mio settore, i prodotti enogastronomici, di artigianato e di commercio. Sono delle eccellenze uniche a livello nazionale e mondiale. Mi fa piacere rappresentare un settore così importante, ricco di eccellenze e con una imprenditoria vivace e che ha fatto veramente della serietà un’unica vera missione”.

C’è da rivedere il Piano di Sviluppo Rurale, cioè programmare il futuro?

“Assolutamente si, daremo corso agli ultimi assi del vecchio PSR. Verranno liquidate quelle che sono ancora le richieste di investimento già presentate e quelle che saranno le richieste di investimento che il pubblico e il privato farà per quanto riguarda il PSR. Nel frattempo, con gli uffici, i dirigenti e i direttori, programmeremo quello che sarà il nuovo settennato 2022-2029. Saranno circa 450 milioni di euro, più la compartecipazione pubblico-privata e si arriverà così ad 1 miliardo di euro. Sono cifre enormi e importanti per il nostro territorio. Dovranno essere attuati tutti quei criteri per fare in modo che queste misure siano sempre più a misura di uomo e non a misura di Bruxelles”.

di Andrea Pomati – Ornella Forte – Alessandro Moschi

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