26 Aprile 2024 19:36

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26 Aprile 2024 19:36

Imperia: RT, il bilancio diventa un caso. La Provincia lo approva, ma una relazione interna lo boccia. “Svalutazione crediti inadeguata, ricapitalizzazione un rischio per l’ente”/Il caso

In breve: Pesano come macigni le parole del dirigente Francesca Mangiapan. Il presidente Abbo non le ha ritenute decisive e ha comune approvato il bilancio della Rt.

“L’eventuale scelta della Provincia che intendesse optare discrezionalmente per la continuazione dell’attività societaria […] necessita inderogabilmente e in via preventiva di una compiuta valutazione di convenienza economica del mantenimento della partecipazione. In tale prospettiva, deve dunque ritenersi fortemente limitata per le amministrazioni locali, considerato l’uso di risorse della collettività, l’ammissibilità di interventi a sostegno di organismi partecipati mediante erogazione o, comunque, dispendio di disponibilità finanziarie a fondo perduto, che appaiano privi quantomeno di una prospettiva di recupero dell’economicità e dell’efficienza della gestione dei soggetti beneficiari. 

Posto che la ricapitalizzazione costituisce oggetto di una facoltà (e non di un obbligo), la scelta deve tener conto sia della capacità della società a tornare utile (previa valutazione di un piano industriale) e sia dell’economicità e dell’efficacia della gestione del servizio tramite il predetto organismo; elementi di cui l’ente è tenuto a fornire adeguata motivazirone. Pur trattandosi di operazione prevista dalla legge la ricapitalizzazione può rappresentare un rischio per gli equilibri di bilancio dell’ente, che sono condizionati anche dai risultati conseguiti dagli organismi partecipati”.

Pesano come macigni le parole messe per iscritto dal dirigente delle società partecipate della Provincia di Imperia Francesca Mangiapan e contenute nella relazione consegnata al presidente Domenico Abbo in vista dell’approvazione, poi avvenuta, del bilancio della Riviera Trasporti, società incaricata della gestione del servizio di trasporto pubblico, di cui la Provincia è maggior azionista.

Imperia: Rt, nella relazione della Provincia i dubbi sul futuro della società

Il presidente della Provincia Abbo, nonostante i dubbi espressi nella relazione dalla propria dirigente (che si dice in disaccordo anche con revisore dei conti e collegio sindacale di Rt, favorevoli invece al via libera al rendiconto), ha deciso comunque, da solo, senza la presenza degli altri soci, che hanno disertato l’assemblea, di approvare il bilancio. Una decisione forte, che il Sindaco di Lucinasco ha motivato con la necessità di garantire gli stipendi ai lavoratori.

Resta il fatto, però, che la relazione della dirigente Mangiapan suona come una bocciatura del bilancio, anche piuttosto sonante, della Riviera Trasporti che, nel frattempo, ha cambiato i propri vertici societari, nominando presidente l’exassessore regionale Giovanni Barbagallo (ha preso il posto di Riccardo Giordano).

Per meglio inquadrare la situazione e il risultato della gestione della Riviera Trasporti S.p.A. – si legge – che ha chiuso l’esercizio 2020 con una perdita di 6.356.380 euro e un patrimonio netto negativo di 3.880.626 euro, occorre preliminarmente rammentare che nell’anno 2019 l’amministrazione provinciale aveva intrapreso un percorso finalizzato a realizzare l’armonizzazione contabile con la propria società partecipata in relazione a due importanti crediti iscritti in bilancio, che non trovavano corrispondenza nella contabilità dell’ente. Il disallineamento riguardava, nello specifico, il credito di 8.982.797 euro per mancato adeguamento ISTAT sul contratto di servizio (oggetto del ricorso presso il Tribunale di Imperia iscritto al ruolo RG 677/2018) e il credito di 735.490 euro. A tal fine era stata concordata con Rt l’assegnazione in proprietà di parte del compendio delle Colonie di Nava nel comune di Pornassio, del valore ufficialmente stimato di 5.771.692,69 euro 

Con la soccombenza in giudizio, la società (Riviera Trasporti, ndr) ha stralciato il credito di 5.771.692 euro, che era stato iscritto nel bilancio dell’esercizio 2019 a fronte del riconoscimento del contributo in natura deliberato dal consiglio provinciale e, avendo presentato appello, ha ripristinato il preesistente credito di 8.982.797 euro nei confronti della Provincia che era stato eliminato, procedendo corrispondentemente alla sua integrale svalutazione. Da tale appostamento contabile deriva il risultato economico negativo dell’esercizio 2020 e il deficit patrimoniale.

A seguito della situazione sopra delineatasi e dell’azione esecutiva attivata dal creditore Arriva Italia S.r.l., che ha disposto un atto di pignoramento nei confronti della Società per complessivi 5.064.976,68 euro, il consiglio di amministrazione di Rt ha recentemente avviato la procedura per il deposito presso il Tribunale di Imperia della richiesta di concordato in bianco“.

La dirigente si sofferma poi sulle criticità specifiche rilevate nel bilancio della Rt, in particolare per una parte dei crediti “considerati sostanzialmente inesigibili”, che avrebbe richiesto “una congrua svalutazione”. 

Tali crediti, che presentano obiettive criticità – si legge – ammontano a complessivi 5 milioni e mezzo di euro a fronte di una quota di fondo rischi, dedicata a tutti i crediti diversi con l’eccezione di quello verso la Provincia, di  1.882.497 euro. La svalutazione operata in bilancio non sembra, pertanto adeguata”.

In conclusione, la dirigente scrive: “Un ente che intenda farsi carico di risultati negativi della gestione di un proprio organismo partecipato, è tenuto a dare conto anche delle ragioni fattuali e giuridiche dello specifico interesse pubblico perseguito in relazione ai propri scopi istituzionali, con esplicitazione, in particolare, delle ragioni economiche-giuridiche dell’operazione. 

Qualora la Provincia intendesse, pertanto, procedere in tal senso, dovrebbe congruamente motivare in ordine alle diverse valutazioni di utilità in cui ritenesse di rinvenire il concreto interesse pubblico idoneo a giustificare l’implicita rinuncia al vantaggio della limitata responsabilità patrimoniale della sua veste di socio. 

La legittimità dell’intervento deve fondarsi sulla concreta possibilità di assicurare una continuità aziendale finanziariamente sostenibile, implica una previa e adeguata verifica delle criticità all’origine delle perdite e i necessari accertamenti volti ad individuare eventuali responsabilità gestionali imputabili agli amministratori societari, nonché una compiuta valutazione circa l’opportunità della conservazione in vita dell’organismo partecipato o del semplice mantenimento della partecipazione, ossia della convenienza economico-finanziaria di tale modalità di gestione del servizio rispetto ad altre alternative possibili una previa e adeguata verifica delle criticità all’origine delle perdite”.

A sciogliere i nodi sarà ora il Tribunale di Imperia, chiamato il prossimo 6 ottobre a decidere se ammettere o meno la Riviera Trasporti alla procedura di concordato preventivo. Un esito negativo aprirebbe per la società le porte del fallimento.

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