4 Maggio 2024 18:13

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4 Maggio 2024 18:13

CRISI POLITICA IN CONSIGLIO. L’OPPOSIZIONE:”TEATRINO VERGOGNOSO”. CAPACCI:”NOSTRI ASSESSORI COSTANO MENO DI UNA COMMESSA E SONO PREPARATI”

In breve: Il consiglio comunale si è chiuso con la discussione sulla crisi politica della maggioranza a seguito delle dimissioni del presidente del consiglio comunale e esponente principale del Ncd Paolo Strescino

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Il consiglio comunale si è chiuso con la discussione sulla crisi politica della maggioranza a seguito delle dimissioni del presidente del consiglio comunale e esponente principale del Ncd Paolo Strescino. Ad aprire la discussione, presentata dal capogruppo di Fratelli d’Italia Alessandro Casano, il consigliere comunale di Imperia Bene Comune Mauro Servalli.

MAURO SERVALLI (IMPERIA BENE COMUNE)

“Questa è una discussione che si deve all’aula consiliare. La politica è trasparenza. Da un pò di mesi quello a cui stiamo assistendo è un balletto che è tutt’altra cosa che un bello spettacolo politico. Leggiamo sui giornali di crisi che non hanno nulla di politico, ma si basano solo sulle poltrone. Voi avevate una coalizione antipolitica, senza un’idea politica di città, e si è visto chiaramente in questo primo anno. Non si capisce se è perché ci sono state sbagliate o perché non ci sono idee di città, fatto sta che sono due mesi che leggiamo di accordi, di poltrone scambiate. E uno spettacolo vergognoso che questo consiglio non merita. In questa spartizione di potere verrà nominato forse un assessore in più, rimangiandosi i discorsi sui risparmi della politica. Prendetevi la responsabilità, voi consiglieri del Nuovo Centrodestra, di portare in aula le problematiche che avete riscontrato in questa maggioranza. Il vostro atteggiamento è vergognoso”.

PIERA POILLUCCI (FORZA ITALIA)

“In questo primo anno è emersa la vostra incapacità di risolvere i problemi della città. Una città sporca, puzzolente, con il verde in condizioni disastrose. Siete sordi alle richieste dei cittadini. E ve lo ha detto anche Paolo Strescino. Vi ha detto che non è più contento di fare il presidente del consiglio perché ci sono problemi che la minoranza ha segnalato per mesi. Strescino si è lamentato della gestione portuale, della Tares. Si è detto in disaccordo con la gestione della città. È evidente che se dopo queste critiche accoglierete Strescino in giunta significa che avete ceduto al ricatto. La parole rivolte all’assessore Serafini non sono state carine. Continuerete ad amministrare allo sfascio questa città”.

LUCA FALCIOLA (FORZA ITALIA)

“Spiace perché a distanza di un anno è impossibile non ricordarsi le dichiarazioni di amore, gli abbracci, i sorrisi dell’ex presidente del consiglio Strescino. Sembrava che Strescino avesse trovato una nuova via, una nuova maggioranza. Poi è passato un anno e ecco che ricompare quel modo di fare politica che ha caratterizzato sempre l’ex presidente del consiglio. La crisi politica nasce da lui. Il rimpasto di Giunta nasce da quella persona che in realtà avrebbe dovuto svolgere un ruolo imparziale e equo. Questa è una cosa ingiustificabile e inaccettabile. Ancora di più per chi, eletto con una lista civica, l’ha trasformata in un partito politico. Sinceramente oggi abbiamo assistito a una spartizione di poltrone. Strescino non ha dato l’appoggio esterno, ma si è andato a spartire le poltrone. Tutto si vuol far cambiare, ma in sostanza nulla cambia. Tutto ciò è scorretto nei confronti dei cittadini. Questa crisi nasce dal Ncd e ha rafforzato il Ncd all’interno dell’amministrazione. Quello che più spiace è che forse si sarebbe potuto dare un segnale forte alla cittadinanza. Assenza per mesi del presidente del consiglio pesante e ingiustificata. La non presenza non è segno di forza e di coraggio”.

GIORGIO MONTANARI (PARTITO DEMOCRATICO)

“Questa amministrazione è nata sotto un progetto di cambiamento. Il Pd ha deciso di appoggiarlo e di condividere questa scelta. Dopo 12 mesi si può trarre un bilancio. Il Pd non ha mai nascosto e minimizzato le difficoltà presenti all’interno del Comune di Imperia. Alcune criticità sono note a tutti. Altre sono un pò meno note e di altre abbiamo avuto contezza solo quando abbiamo avuto la possibilità di aprire i cassetti. Più di una volta abbiamo dovuto fronteggiare situazioni complicate. Le opposizioni consiliari hanno portato avanti solo una critica pretestuosa, condita da cafonaggine e insulti. Abbiamo raggiunto traguardi importanti, come ad esempio la gestione pubblica del porto. Certe vittorie possono finire in secondo piano davanti a questioni come quella della raccolta rifiuti. Ma non ci demoralizziamo, perché il cambiamento richiede coraggio e fatica. Il Pd continuerà a dare il suo contributo e la sua fedeltà al progetto con cui si è presentato ai cittadini. Siamo sicuri che tutte le altre forze politiche rimarranno sempre fedeli al conseguimento del bene comune”.

GIANFRANCO GROSSO (IMPERIA BENE COMUNE)

“I progetti di un’amministrazione sono progetti politici. Qualcuno pensa che parlare di politica sia fuffa. Noi, io per primo, come candidato sindaco di un gruppo che contestava questa strana maggioranza, abbiamo preso atto della vittoria. A un certo punto, però, c’è stata la crisi di maggioranza. È strumentale? Solo legata ad aspetti personali di Strescino o crisi politica vera di confronto? Ci siamo posti questa domanda, perché questa città deve affrontare importantissimi questioni. Ne state affrontando alcune, altre sono ferme. Il Porto è stato affrontato, ma Tradeco è un disastro e il depuratore resta un problema da risolvere. Imperia Bene Comune da minoranza si è assunta la responsabilità politica di votare alcune pratiche, come ad esempio quella del porto. Quando c’è stato momento di sfiducia ad assessore Podestà non abbiamo addossato su di lui tutte le responsabilità. Abbo in una discussione mi disse che in certi momenti bisogna essere tutti uniti. Voi dovete essere i primi ad essere uniti. Voi ci dovete spiegare se il progetto fa acqua e dove fa acqua. Il Sindaco ha previsto 8 assessori, ora ci sono situazioni nelle quali si potrebbero avere anche degli assessori in più. Noi ci aspettiamo delle spiegazioni. Meritiamo di sapere la maggioranza con quali uomini andrà avanti. Il mio dubbio è: questa crisi è stata strumentale? Legata a una sola persona? Oppure c’è una critica complessiva al modo di amministrare. All’assessore Serafini viene chiesto di andare a casa perché non è capace o perché il suo contributo è stato giudicato insufficiente? A me non è sembrato ci fosse una discussione sulle capacità degli amministratori, ma solo una ridistribuzione. Se è così noi riteniamo sia una cosa ingiusta. Le destabilizzazione è una cosa grave. Se c’è una critica, che venga fatta pubblicamente”.

ANTONIO RUSSO (MOVIMENTO 5 STELLE)

“Al Sindaco dico, di solito queste crisi si risolvono sempre mettendo le mani nelle tasche dei cittadini. Vengono fuori, ad esempio, nuovi assessori. Lei si era impegnato a mantenere una cifra destinata alla politica. Lo aveva fatto in campagna elettorale. Io ho chiesto di avere un costo complessivo per sapere quanto ci è costata sino a oggi questa amministrazione e la cifra è di 327 mila euro. Io dico al Sindaco di fare tutti gli assessori che vuole, perché deve sottostare a questi meccanismi della politica, l’importante è che questi nuovi amministratori non pesino sui cittadini. Diminuite i vostri stipendi piuttosto. I cittadini non devono pagare la vostra crisi”.

SINDACO CARLO CAPACCI

“Consigliere Grosso. Noi non stiamo giocando. Vogliamo dare esecuzione al programma elettorale presentato ai cittadini. A oggi abbiamo realizzato il 20%. Stiamo gestendo tante emergenze che non erano previste, però lo stiamo facendo. Questo porta via tempo al lavoro previsto nel programma elettorale. L’emergenza Tradeco non era preventivabile. Nessuna aveva idea di quello che sarebbe successo. Che fosse un appalto un pò così potevamo averne idea, ma che si arrivasse a questi livelli non lo immaginava nessuno. Questa situazione è intollerabile. Il nostro progetto non fa acqua. Secondo me sta andando avanti secondo il programma prefissato. Se lei dice che un assessore costa 32 mila euro all’anno ha ragione, ma non si tratta dello stipendio mensile. I nostri assessori prendono in busta paga 1.200 euro al mese. Costano meno di quanto costa una commessa in un negozio. Per il lavoro che fanno meriterebbero 3-4 mila euro al mese. I giornali hanno parlato di crisi. Non vorrei offendere i giornalisti, ma hanno disegnato sui giornali uno scenario che io non ho vissuto. C’è stato un confronto. Non è stato drammatico come riportato dai giornali. Il 15 luglio 2014 la maggioranza compatta ha votato la pratica del porto. Non mi risulta che Strescino si sia lamentato di come è stata gestita la pratica del porto. Non credo che questa maggioranza sia allo sfascio. Certo, è vero, i problemi ci sono e sono noti a tutti. Sono problemi talmente grandi che a volte necessitano di confronti. Questa crisi descritta come gigantesca crisi, ma a me non sembra così. Noi le riunioni non le facciamo in Comune alla sera perché non vogliamo far spendere soldi al Comune. In ultimo, magari anche per inesperienza, qualche errore politico lo abbiamo commesso, ma in quanto a spartizione di poltrone non accettiamo lezioni da Forza Italia che è professore emerito in materia”.

PIERA POILLUCCI (FORZA ITALIA)

“Strescino l’ha accusata di non aver difeso la Rari Nantes, di non rispondere ai cittadini, del rallentamento dei lavori a Borgo Marina. Strescino dice che le poltrone lui le lascia e che scenderà a fare consigliere. Lei mi viene a parlare di Tradeco, che nessuno poteva essere così ottimista, ma suo padre è stato molto ottimista, perché ha individuato in Tradeco un buon affittuario dei suoi stabili”.

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