28 Marzo 2024 11:09

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28 Marzo 2024 11:09

Imperia: porto turistico, cantieristica nel caos. L’imprenditore Dolla chiede alla Procura di essere interrogato, nel mirino travel lift e concessione

In breve: Si fa sempre più incadescente il caso cantieristica nel porto turistico. Giancarlo Dolla, imprenditore del settore nautico, ha inviato al nostro giornale un'altra lettera, firmata, in cui punta il dito non solo contro il Copi, ma anche contro il Comune di Imperia.

Si fa sempre più incandescente il caso cantieristica nel porto turistico di Imperia. Giancarlo Dolla, storico imprenditore del settore nautico, titolare dell’Imperia Yacht Service, ha inviato al nostro giornale un’altra lettera (qui la prima), firmata, in cui punta il dito non solo contro il Copi, il Consorzio, presieduto da Corrado Giancaspro, ad oggi in possesso della concessione dell’area della cantieristica, ma anche contro il Comune di Imperia.

Sull’uso del travel lift, il Comune di Imperia dice l’opposto di quanto sentenziato dai giudici del Tar

Uno dei principali argomenti del contendere è, ancora una volta, l’uso del travel lift per l’alaggio e varo delle imbarcazioni. Sull’impiego di questo fondamentale impianto si era espresso anche il Tar nel gennaio dello scorso anno. 

I Giudici amministrativi regionali avevano evidenziato che “al di là del nomen iuris impiegato dalla legge di gara (‘nolo a freddo di mezzi d’opera’), la procedura in esame concerna l’affidamento di una concessione di servizio pubblico e non, invece, un contratto attivo”.

In una lettera inviata a Dolla e firmata dalla dirigente del Demanio Ing. Nicoletta Oreggia, il Comune invece scrive “che il servizio del travel lift svolto dal consorzio non può essere considerato servizio pubblico in quanto non affidato da Ente pubblico e svolto dallo stesso mediante la sua concessione demaniale ed i suoi mezzi. Pertanto tali condotte qualificabili quali “civilistiche improprie” devono essere risolte nell’appropriata sede”. Vale a dire l’esatto opposto di quanto sentenziato dai giudici del Tar.

E’ la seconda lettera inviata dall’imprenditore Dolla al nostro giornale in poche settimane. La prima è datata 6 giugno 2022.

Imperia: cantieristica nel caos, nuovo attacco dell’imprenditore Dolla a Copi e Comune

“Non facendo più parte, al momento (è in corso una causa) del Copi, in quanto espulso con delibera di assemblea del 6 maggio 2022, con intimazione di abbandonare l’area del Copi entro e non oltre 90 giorni dalla data di ricevimento del verbale tramite pec, posso tranquillamente esternare senza correre il rischio di subire le ire del presidente del Copi.

Con l’aria che tira, non mi meraviglierei se a una prossima assemblea del Copi, con delibera unanime dei presenti, venisse estromessa la Go Imperia e il Consorzio rivendicasse la totale gestione del porto turistico. Purtroppo, come detto più volte, al peggio non c’è mai fine.

A seguito dell’incontro in Comune, il giorno 5 maggio 2022, presenti la Dott.ssa Rosa Puglia, Segretario generale, l’Ing. Nicoletta Oreggia, responsabile dell’ufficio Demaniale, il mio avvocato, Luca Amoretti e il sottoscritto, per avere delucidazioni sulla situazione creatasi all’interno del Copi, ho chiesto il permesso di intervenire mostrando tutta la corrispondenza intercorsa tra l’ufficio del demanio e il Copi, in particolare:

  • Sopralluogo del 7 settembre 2020
  • Avvio del procedimento di decadenza concessione demaniale Copi
  • Risposta del 25/9/2020 alla nota del Copi del 16/9/2020
  • Occupazione area lavaggio da parte di un soggetto estraneo al consorzio
  • Variazione compagine consortile con nuovi nominativi

La risposta è stata ‘ci informeremo e vi faremo sapere’.

La risposta è arrivata nel giugno del 2022. La riporto integralmente.

Evidentemente le sentenze del TAR non hanno valore. Evidentemente leggere una sentenza dettagliata che conferma e obbliga a rispettare il servizio pubblico non andava bene alla dirigente, la quale ha pensato bene di sostituirsi al giudice e deliberare a suo piacimento.

Altre questioni alle quali non è stata data risposta sono gli articoli dei giornali che riportavano la notizia ‘Imperia: Comune dichiara guerra al Copi e avvia iter decadenza concessione’.

Non ho mai saputo se la presunta guerra sia stata combattuta, ma probabilmente sarà stata una bufala di ‘scherzi a parte’, perché nessuno ne ha più parlato. Invece, ho condiviso totalmente la dichiarazione del Sindaco nel dichiarare il Copi un consorzio fasullo, dissociandomi immediatamente da ogni azione intrapresa dal presidente del Copi contro il Sindaco di Imperia.

Ad oggi sto aspettando che alle parole, e alle comunicazioni ufficiali, forse dimenticate, seguano i fatti.

Dal 2020 ad oggi l’area di lavaggio continua a essere non agibile in quanto occupata da un cantiere non consorziato, l’area di Gente di Mare è stata espropriata a forza, e nell’occasione, l’ing. Lugaresi, legittimo occupante dell’area e storico consorziato, è finito al pronto soccorso.

In questi sette anni di Copi si potrebbe scrivere un libro tragicocomico. A nessuno è mai venuto in mente di chiedere perché è stato creato il Copi e in quale maniera gli è stata rilasciata la concessione demaniale? Questo potrei spiegarlo io, ma spero che siano le Autorità Competenti a chiedermelo e fare finalmente luce su questi sette anni di comportamenti pesantissimi per i consorziati.

Sia chiaro, io non voglio mandare via nessuno. Esigo però, dopo 50 anni che opero sul porto, di poter lavorare sulla mia area, acquisita con atto formale n°5 Reg.2306 del 28/12/2006, con regole precise, sapendo che le autorità tuteleranno la mia libertà dove finisce quella degli altri”.

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