13 Dicembre 2024 06:02

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13 Dicembre 2024 06:02

Imperia, vertice crisi idrica: assegnati 5,8 milioni per la nuova condotta del Roja. Toti: “I fondi vanno a Rivieracqua, finalmente chiarezza sulla catena di comando”/Foto e Video

In breve: All'incontro presenti anche il presidente della Provincia e i sindaci del territorio

I soldi per il nuovo acquedotto del Roja ci sono. L’ufficializzazione l’ha fornita il presidente della Regione Giovanni Toti, intervenuto oggi pomeriggio in Provincia a Imperia per approfondire la situazione idrica nel Ponente, insieme al vicepresidente della Regione Alessandro Piana, agli assessori regionali Giacomo Giampedrone e Marco Scajola, al presidente della Provincia Claudio Scajola e ai sindaci del territorio.

All’incontro presenti anche il presidente della Provincia e i sindaci del territorio

Presente al vertice anche il presidente di Rivieracqua Gian Alberto Mangiante, che proprio poche ore prima aveva approvato il primo bilancio in utile della società pubblica per la gestione del ciclo idrico integrato imperiese e andorese. E sarà proprio Rivieracqua a dover gestire i 5,8 milioni di euro che la Regione, tramite Toti, ha consegnato ufficialmente oggi quale anticipo per i lotti del nuovo acquedotto del Roja verso il Golfo Dianese.

Spiega Toti: “Questo significa la possibilità di partire immediatamente con i primi lotti del nuovo acquedotto del Roja, che poi è interamente finto dal Pnrr e quindi doterà questa provincia, che storicamente vive problemi di rifornimento idrico, di un acquedotto totalmente nuovo dopo quasi un ventennio. Sembravano problemi irrisolvibili e ora questo ci consente di guardare al futuro con ottimismo. I 5 milioni e 800 mila euro sono un anticipo che consente di far partire le gare da domani mattina.

La richiesta dello stato di emergenza fatta da Regione al Governo, crisi  permettendo, potrà dare ulteriori risorse e la decisione del Consiglio regionale di designare Rivieracqua come ente attuatore di tutta questa serie di interventi mette finalmente chiarezza nella catena di comando. Oggi Rivieracqua e i sindaci che sono soci devono essere i principali protagonisti e responsabili, avendo anche le risorse della Regione e dello Stato. Credo che non vi siano più scuse. Nel giro di pochi mesi i cittadini del Ponente devono vedere questo problema risolto.

Vi sono poi una serie di progetti ulteriori a breve per l’emergenza idrica. E’ chiaro che non sarà possibile tutto e seguito, ma ho detto al presidente e al Cda di muoversi il più presto possibile. In seguito arriveranno la maggior parte dei fondi per combattere la dispersione idrica.

Nel maggio 2021 la firma dell’accordo sul masterplan del Roja. Stesse foto di oggi, ma in un anno non è cambiato niente?

Ha ragione, ma il piano invasi del governo è collegato al Pnrr e una giornata come quella che stiamo vivendo oggi non aiuta. Noi da quel masterplan, con il lavoro del commissario Gaia Checcucci, abbiamo costruito un lavoro che oggi ci porta ad avere una società con dei bilanci in utile, con 30 milioni del governo, 5,8 di Regione e un’altra cifra chiesta al Governo. La vera preoccupazione oggi è dare operatività a Rivieracqua. Oggi sono arrivato con 5,8 milioni che devono essere investiti. Rivieracqua era una società in dissesto, oggi registra un utile di un milione e 900 mila euro. Vent’anni di guai fatti da molti, con tante sindromi localistiche da evitare, perché ogni sindaco non si deve fare il suo acquedottino, non erano facili da superare”.

L’assessore regionale Marco Scajola

Sottolinea l’assessore regionale Marco Scajola: “Questo territorio del Ponente ligure, è quello che in tutta la Liguria paga un conto salato, perché bisogna dire che negli anni è mancata la programmazione, che non ha permesso una visione più ampia e la manutenzione delle tubazioni. Come Regione siamo intervenuti e abbiamo fatto dei provvedimenti legislativi, anche perché una Regione non dovrebbe intervenire su questi temi, ma lo abbiamo fatto con grande senso di responsabilità. Nel Consiglio regionale abbiamo deliberato che i fondi che sono arrivati vadano a Rivieracqua, per poter intervenire e ora ci aspettiamo che Rivieracqua intervenga nel più breve tempo possibile, per dare le prime risposte. Non dimentichiamo che stiamo già studiando ulteriori possibilità di intervento economico, per poter dare una mano. Come Regione possiamo arrivare fino a un centro punto, poi ci sono altri organi che devono fare gare e lavori”.

L’intervento del presidente Claudio Scajola

“Sono lieto che sia venuto il presidente della Regione, il vicepresidente, due assessori regionali e soprattutto l’assessore regionale competente della materia dell’acqua. Sono grato dell’attenzione che ha avuto il presidente della Regione verso la provincia di Imperia.

Oggi ci è stata consegnata e firmata la lettera del Presidente Toti, che comunica alla Provincia un finanziamento da 5,8 milioni di euro affinchè, in attesa del Decreto ministeriale governativo per il raddoppio del Roya con la nuova condotta, si possano iniziare subito i lavori per i due lotti già progettati e autorizzati, tra Imperia e Diano Marina.

L’occasione è stata quella di ragionare sugli interventi a medio e breve termine.

A medio termine significa che si è concordato affinché si chiedano ulteriori finanziamenti, e ci può essere la possibilità del Governo in questo momento, per riuscire a fare degli invasi, prendere acqua a nord riattivando il bypass a Pieve di Teco. Così anche quello di riuscire a rifare una rete ormai vetusta e che si rompe.

A brevissimo termine perchè, per l’emergenza attuale, è stato concordato di avere risorse con ulteriori anticipazioni da parte della Regione e come risorse che sono previste nel bilancio della stessa Rivieracqua perché non si ripetano ritardi nell’assicurare l’assistenza in questa fase di emergenza.

Abbiamo bisogno che Rivieracqua metta a disposizione autobotti in tutto il territorio per alleviare il disagio di questa fase.

Una riunione importante. Sarà ora responsabilità nostra che diventi realtà”.

Perché i cittadini dovrebbero fidarsi?

“Ho più volte sottolineato ritardi mostruosi dovuti ad una società che non funzionava. Questa mattina, l’assemblea dei sindaci a Sanremo ha deciso di cambiare la società passando ad una spa, che possa essere snella e operativa. Ma ci vorrà del tempo.

Oggi abbiamo progetti esecutivi su questi due lotti tra Imperia e Diano Marina e che abbiamo anche i finanziamenti affinché si possa appaltare in tempi brevi. Questa è la novità”.

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