19 Aprile 2024 19:05

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19 Aprile 2024 19:05

Tangenti in Comune a Imperia: una strada asfaltata e un impianto di allarme, ecco i presunti favori di Speranza al geometra Masi

In breve: Marino Masi è difeso dall'avvocato Giuseppe Acquarone del foro di Imperia, che contattato da ImperiaPost ha dichiarato: "Il mio cliente si dichiara del tutto estraneo a questa vicenda ed è convinto che tutto si chiarirà in sede istruttoria".

L’asfaltatura di una strada e l’installazione di un impianto di allarme. Sarebbero questi i presunti favori che l’imprenditore edile Vincenzo Speranza, titolare della Edilcantieri, avrebbe fatto al geometra del Comune di Imperia, Marino Masi, in cambio di una falsa attestazione sul corretto adempimento di alcuni lavori di manutenzione presso il cimitero di Oneglia. 

Imperia: tangenti in Comune, il geometra Masi respinge tutte le accuse

Masi e Speranza sono stati raggiunti ieri, 26 luglio, da altrettante misure cautelari (sospensione dal servizio per il funzionario comunale, arresti domiciliari per l’imprenditore) nell’ambito dell’inchiesta della Procura della Repubblica di Imperia su un presunto giro di tangenti sull’affidamento di appalti sottosoglia. Inchiesta che ha già portato agli arresti, oltre che di Vincenzo Speranza, anche del fratello Gaetano e dell’ex Sindaco di Aurigo e ex consigliere provinciale Luigino Dellerba. 

Secondo l’accusa Speranza e Masi si sarebbero in primo luogo accordati per dissimulare la reale entità di lavori di manutenzione affidati dal Comune di Imperia alla Edilcantieri presso il cimitero di Oneglia, eseguiti nel dicembre del 2021, del valore effettivo di poche migliaia di euro, facendo fittiziamente risultare la realizzazione di opere per un corrispettivo oltre 25.000 euro.

Il geometra, inoltre, secondo quanto emerso, avrebbe ricevuto da Vincenzo Speranza, quale illecita remunerazione per aver attestato falsamente il corretto adempimento dei citati lavori, alcuni presunti favori. In particolare Edilcantieri avrebbe asfaltato un tratto di strada che conduce a due immobili di proprietà del funzionario comunale e avrebbe pagato, per una cifra pari a 6 mila euro, un impianto di allarme realizzato da altra ditta presso una proprietà del Masi.

Marino Masi è difeso dall’avvocato Giuseppe Acquarone del foro di Imperia, che contattato da ImperiaPost ha dichiarato: “Il mio cliente si dichiara del tutto estraneo a questa vicenda ed è convinto che tutto si chiarirà in sede istruttoria. E’ fiducioso che emergeranno elementi che confermeranno la sua estraneità ai fatti contestati”.

 

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