20 Aprile 2024 02:53

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20 Aprile 2024 02:53

Rivieracqua diventa Spa: Iren socio privato? Parla Chiappori. “Società con aspetti positivi e negativi. Era con Amat e Aiga e sono quasi fallite entrambe” / Video

In breve: L'ex Sindaco di Diano Marina: "Non credo certamente si sia creato lo statuto per far vincere Iren, sarebbe illegale. Sono convinto che parteciperanno tutti".

Non ho mai fatto la guerra ad Iren. È una società che ha degli aspetti positivi e negativi, teniamo conto che era la partecipata di Amat e Aiga e sono quasi fallite tutte e due”. Questo il commento dell’ex Sindaco di Diano Marina, oggi membro del Consiglio di Amministrazione di Rivieracqua, sull’eventuale ingresso di Iren come socio privato del consorzio che gestisce il servizio idrico integrato della provincia di Imperia.

Rivieracqua diventa Spa: Iren possibile socio privato? Parla Giacomo Chiappori

Sarà Iren il privato che entrerà in Rivieracqua?

Non ho mai fatto la guerra ad Iren. È una società che ha degli aspetti positivi e negativi, teniamo conto che era la partecipata di Amat e Aiga e sono quasi fallite tutte e due. Non so cosa sia successo, ma c’è stato il fallimento.

Non credo certamente si sia creato lo statuto per far vincere Iren, sarebbe illegale. Sono convinto che parteciperanno tutti.

Per questo che oggi dicevo mettiamo tra tutti un minimo di 38 milioni di euro, che è quello che abbiamo accordato con i vari tribunali.

Questa società è passata da 11 milioni, grazie al commissario Gaia Checcucci e alla mia diffida, a fatturare 38 milioni di euro. Potrebbe arrivare anche a 45.

È una società appetibile, che se gestita bene, può avere degli ottimi risultati e far sì che l’acqua in questo ponente ligure non manchi mai più.

Bisogna cominciare a spendere quello che c’è da spendere. 27 milioni che dovevano arrivare non sono ancora arrivati, altri 5.8 milioni di euro non sono ancora arrivati, così come i soldi della crisi idrica, che dovevano arrivare ma non sono ancora arrivati.

Al di là di tutte le chiacchiere che si possono fare, è necessario avere il ‘grano’. Perché senza il grano non fai farina e non fai il pane. In questo caso, non metti i tubi, non arriva l’acqua, non crei nuove fonti di adduzione.

Io sono per l’acqua pubblica, e sono convinto che rimarrà pubblica. Come dice Daniele Cimiotti (Sindaco Ospedaletti, ndr) bisognerebbe che anche i Sindaci abbiano un atto di coraggio. ‘Ci mettiamo noi 40 milioni, facciamo un mutuo, oppure createlo voi come società, create delle obbligazioni, dei bond che noi vi copriamo’. Se però dicono che vogliono l’acqua pubblica e poi non tirano fuori una lira, è evidente che non si può averla interamente pubblica”.

Interrogato da ImperiaPost, anche il presidente del CDA di Rivieracqua, Gian Alberto Mangiante, ha commentato il possibile ingresso di IREN.

“Io non sono in grado di poter dire alcunché su questo aspetto commenta Mangiante  Non ho mai avuto alcun contatto con IREN, né con altri possibili concorrenti, per cui mi aspetto che ci sia la massima partecipazione a questa gara. Sarà massimo il risultato per Rivieracqua”.

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