25 Aprile 2024 01:16

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25 Aprile 2024 01:16

Imperia: pestaggio Moussa Balde, si è aperto il processo. Respinta la costituzione di parte civile delle associazioni. Sit in di protesta fuori dal Tribunale. “È stato un omicidio”/ Foto e Video

In breve: Dopo aver accolto la richiesta di rito abbreviato avanzata dall'avvocato difensore Marco Bosio, il giudice ha rinviato per la discussione al 9 dicembre 2022, ore 13.

Si è aperto questa mattina, in tribunale a Imperia, il processo per il pestaggio del 23enne guineano Moussa balde, avvenuto il 9 maggio 2021, a Ventimiglia. Il video, girato da un testimone, aveva fatto il giro del web, generando grande indignazione in tutta l’Italia.

Il 23enne morí suicida due settimane dopo nel Cpr di Torino, dove era ospite, in isolamento per motivi sanitari.

Imperia: pestaggio Moussa balde, al via il processo

Questa mattina, in aula, davanti al giudice Marta Maria Bossi (pm Luca Scorza Azzarà), alla presenza dei tre imputati, Ignazio Amato, Francesco Cipri e Giuseppe Martinello, difesi dall’avvocato Marco Bosio, si è aperto il processo, con la costituzione delle parti civili.

Il giudice ha ammesso la costituzione dei familiari di Moussa Balde, rappresentati dall’avvocato Gianluca Vitale, mentre ha respinto quella delle associazioni, Rete Sanremo Solidale, Popoli in Arte e Alternativa Intemelia, rappresentate dagli avvocati Ersilia Ferrante e Maria Spinosi, accogliendo l’opposizione del legale della difesa.

“Non ho eccezioni sulla costituzione di parte civile della famiglia – ha detto Bosio in aula – mentre c’è un’opposizione ferma alla costituzione delle associazioni. Non riesco a rinvenire norme che consentano ad associazioni che tutelano interessi generali di costituirsi per lesioni semplici. Senza nessuna implicanza di altro tipo, perchè in questo processo non è contestata l’aggravante razziale. Ritengo che la costituzione di parte civile delle associazioni non abbia alcun fondamento. Io povero Moussa Balde non è stato discriminato. Quello che è avvenuto dopo, nel Cpr di Torino, non può interessare questo processo. Non possiamo collegare le due vicende”.

“Richiamata la costante giurisprudenza sul punto – ha spiegato il giudice – secondo cui sussiste la legittimazione della costituzione di parte civile di un’associazione che avanzi iure proprio una pretesa risarcitoria, assumendo di aver subito per effetto del reato un danno patrimoniale o non patrimoniale consistente nell’offesa all’interesse che, in base alle previsioni statutarie, costituisce ragione della propria esistenza. Rilevato tuttavia che alla luce della specifica contestazione oggetto del procedimento non è neanche astrattamente configurabile la sussistenza di un danno alle predette associazioni e dunque le stesse non paiono nemmeno legittimate all’azione civile, visti gli art 74 e seguenti del cp non ammette la costruzione di parte civile delle associazioni”.

Dopo aver accolto la richiesta di rito abbreviato avanzata dall’avvocato difensore Marco Bosio, il giudice ha rinviato per la discussione al 9 dicembre 2022, ore 13.

Fuori dal Tribunale una trentina di attivisti ha inscenato un sit di solidarietà e protesta, intonando slogan quali “Moussa lotta insieme a noi” e “Fuoco ci Cpr” e esibendo gli striscioni “Per l’abolizione di tutti i Cpr“, “Moussa Balde è stato un omicidio” e “Rest in Power Moussa“.

Processo morte Moussa Balde: parla Gianluca Vitale, avvocato parte civile

“Inizia oggi questo processo, purtroppo noi non siamo d’accordo sulla decisione della Procura di non contestare l’aggravante dell’odio etnico a questa aggressione. La virulenza con cui è stata condotta, credo non possa non celare anche un senso di superiorità nei confronti della vittima.

Mi auguro di riuscire nel corso del procedimento, che si soleggerà con rito abbreviato, anche di introdurre in qualche modo questo argomento. Credo che la virulenza con cui è stata condotta quella violenza, dimostra che effettivamente Moussa, come credo ad altre persone, si è trovato a scontare in qualche modo un senso di superiorità da parte di altri, assolutamente ingiustificato.

Stiamo seguendo il processo a Torino. Ovviamente quello è il momento più problematico che ha passato Moussa nella sua vita, le indagini a Torino stanno andando avanti.

Riguarda non solo la sua morte, ma la gestione di quel luogo che non dovrebbe esistere.

Il fratello di Moussa si è costituito parte civile, è venuto per questo processo dalla Guinea. Ci auguriamo che questi processi in qualche modo servano per dare un segnale , per consentire alle cose di iniziare a cambiare.

La scelta degli imputati di aderire al rito abbreviato? Credo sia assolutamente comprensibile e legittima. Non posso mettere in dubbio la correttezza di questa scelta.

Certo, ci impedisce un giudizio pubblico che ci sarebbe interessato. Ma è una loro scelta che rispetto totalmente”.

Processo morte Moussa Balde: parla l’avvocato Ersilia Ferrante

Rappresentavo due associazioni operanti sul territorio. ‘Rete Sanremo Solidale’ e ‘Popoli in Arte’ operanti sul territorio a Ventimiglia, la cui costituzione di parte civile non è stata ammessa.

Indipendentemente da come si sta svolgendo il processo, con rito abbreviato, non potrà partecipare il pubblico e così via, come si sono svolti i fatti lo sappiamo tutti, per via di video girati da passanti , indignati da quanto accadesse”.

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