18 Aprile 2024 18:59

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18 Aprile 2024 18:59

“Festival di Sanremo tempio della propaganda conformista”: L’affondo del Sindaco di Caravonica Dulbecco. “La nostra terra merita di meglio”

In breve: Dulbecco non risparmia Blanco ("uno sconosciuto che tira calci") e Chiara Ferragni ("una narcisista con le tettine disegnate"), poi contattato da ImperiaPost aggiunge: "Io non sono contro il Festival di Sanremo, ma vorrei uno spettacolo di qualità".

“Ma vi rendete conto che il dibattito italiano è su uno sconosciuto che tiracalci e su una narcisista con le tettine disegnate? E siamo solo all’inizio”. Parole di Angelo Dulbecco, Sindaco di Caravonica (entroterra di Imperia), dirigente nazionale dei giovani di Forza Italia, candidato alle scorse politiche, già noto alle cronace per i suoi commenti social spesso provocatori.

Sanremo 2023: l’attacco del Sindaco di Caravonica. “Dobbiamo ribellarci”

Dulbecco ha postato sul proprio profilo facebook un commento molto critico sull’edizione 2023 del Festival di Sanremo.

“Ma vi rendete conto che il dibattito italiano è su uno sconosciuto che tira calci e su una narcisista con le tettine disegnate? E siamo solo all’inizio. Il tempio della propaganda conformista del politically correct, del gender fluid, dei sermoni dei vecchi tromboni, della propaganda pro Zelensky e chi più ne ha più ne metta. Il tutto amplificato dalla grancassa mediatica pagata dai soldi dei conbtribuenti. Spegnere la TV è solo il primo passo, ma non basta. Dobbiamo pretendere di più, dobbiamo pretendere di meglio. Dobbiamo ribellarci a questo condizionamento. E no, non basta che se ne parli.

Da italiano e da abitante di questa provincia sono avvilito: la Nazione e nel caso specifico questa terra, pur con tutti i loro difetti..valgono di più. E meritano di meglio”.

Contattato telefonicamente, Dulbecco ha aggiunto: “Io non sono contro il Festival di Sanremo, sia chiaro, ma vorrei uno spettacolo di qualità, senza propaganda. Vorrei si parlasse della nostra terra per le sue eccellenze, non per le polemiche legate ai calci alle rose o alle tette disegnate“. 

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