29 Marzo 2024 13:59

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29 Marzo 2024 13:59

Imperia: 102 indagati per gli insulti al Sindaco di Caravonica Dulbecco. Si torna in aula il 21 ottobre

In breve: I fatti risalgono al febbraio 2017, quando Dulbecco pubblicò un post sul proprio profilo Facebook in cui si riferiva alla nota vicenda di Dj Fabo, scrivendo: “Hitler almeno lo faceva gratis”. Parole scatenarono l’ira degli utenti del social network.

Torna in aula domani, venerdì 21 ottobre, in TribunaleImperia, il procedimento che vede 102 persone indagate  per diffamazione, denunciate nel luglio del 2017 da Angelo Dulbecco, ex consigliere comunale, dirigente nazionale dei Giovani di Forza Italia, oggi Sindaco di Caravonica, per gli insulti sul social network Facebook.

Insulti su Facebook, 102 persone indagate: si torna in aula

Il procedimento torna in aula, a seguito dell’opposizione, formulata dal legale di Dulbecco, Giuseppe Fossati, alla richiesta di archiviazione da parte dell’allora Pubblico Ministero Stefania Brusa, dopo oltre tre anni dall’ultima volta. Nell’aprile del 2019, il Gup Paolo Luppi rinviò gli atti al Pm accogliendo l’eccezione delle difese su difetti di notifica per i profili Facebook (usati per commentare il post di Dulbecco) registrati con nomi di fantasia, circa 30 su 102, in quanto impossibile mettersi in contatto con i clienti, mai identificati.

Il 21 ottobre, il fascicolo torna sulla scrivania del Gup Paolo Luppi dopo gli ulteriori accertamenti della Procura sui profili Facebook.

Secondo quanto trapelato ormai oltre tre anni fa, Dulbecco, durante una trattativa rimasta privata, avrebbe chiesto un risarcimento di circa 20 mila euro in totale, mentre le difese avrebbero proposto una lettera di scuse.

Eutanasia: gli insulti a Dulbecco per un post riferito alla vicenda di Dj Fabo

I fatti risalgono al febbraio 2017, quando Dulbecco, noto per i suoi interventi provocatori, pubblicò un post sul proprio profilo Facebook in cui si riferiva alla nota vicenda di Dj Fabo, scrivendo: “Eliminare vite al costo di migliaia di euro non è roba da paesi civili, Hitler almeno lo faceva gratis”.

Queste parole scatenarono l’ira degli utenti del social network che risposero con centinaia di commenti sotto il post, molti dei quali offensivi. Da qui la decisione dell’ex consigliere comunale, di intentare causa contro 102 persone, sostenendo di essere stato diffamato.

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