16 Aprile 2024 22:03

Cerca
Close this search box.

16 Aprile 2024 22:03

Imperia: “33 giri Italian-Masters”, venerdì 5 maggio in biblioteca l’incontro sui Bluvertigo con Stefano Senardi. “È stato un manuale della musica rock”

In breve: La serie “33 Giri – Italian Masters”, produzione originale Sky Arte HD, scritta e realizzata sotto la guida del discografico che ne è ideatore e curatore, propone le storie e le curiosità sui migliori dischi, divenuti classici della musica italiana.

Venerdì 5 maggio, alle 18, l’ultimo appuntamento, per questa edizione, della Rassegna “33 giri Italian Masters, incontri con la musica d’Autore”, con la direzione artistica di Stefano Senardi, questa volta dedicato ai Bluvertigo e al loro disco “Metallo non metallo”. Conduce Marco Vallarino.

La serie “33 Giri – Italian Masters”, produzione originale Sky Arte HD, scritta e realizzata sotto la guida del discografico che ne è ideatore e curatore, propone le storie e le curiosità sui migliori dischi, divenuti classici della musica italiana.

Imperia: “33 giri Italian-Masters”, venerdì 5 maggio in biblioteca l’incontro sui Bluvertigo con Stefano Senardi

Incontri con le scuole

“Questo è l’ultimo incontro della serie per questa stagione. Dopodichè, mi piacerebbe continuare le attività. Ho già parlato con l’amministrazione comunale per la possibilità di proseguire gli incontri dopo l’estate dedicandoli almeno in parte alle scuole. Mi piacerebbe far vedere ai ragazzi filmati, organizzare degli ascolti, parlare di dischi fondamentali della storia della musica, portando documentazione, invitando amici giornalisti o artisti, parlando anche dei vari mestieri della musica”.

“Metallo non metallo”

“Il disco di cui parleremo oggi è uno dei dischi fondamentali dell’ultima scena importante del rock italiano. È un disco rivoluzionario. Fa parte di una triade di dischi dei Bluvertigo, in particolare questo è il secondo disco della triade, uscito a fine gennaio 1997, tra “Acidi e basi” e “Zero”.

Già dalla copertina, realizzata da Robert Gligorov, artista importante dell’arte contemporanea, si capisce l’importanza del disco, oltre che ovviamente per i testi, la musica e soprattutto la produzione e l’arrangiamento. È innovativo perchè porta nel rock indipendente italiano delle contaminazioni di altre musiche, sopratutto della musica elettronica, prendendo spunto dai punti di riferimento della band e di Morgan in particolare, tra cui David Bowie, Kraftwerk, Duran Duran, Depeche Mode, Franco Battiato, Roxy Music.

Morgan e la band

“Marco Castoldi, detto Morgan, frontman e leader della band, in questo album si esprime al massimo. È autore di tutte le musiche e dei testi, e anche produttore del disco, nonché bassista, violinista, batterista. Suona anche le tastiere e il sintetizzatore. Tutto ciò senza sottovalutare gli altri tre membri del gruppo, che sono anche autori di alcuni brani e sono fondamentali nella riuscita del progetto.

Gli altri componenti del gruppo sono Marco Pancaldi, voce e chitarra, il quale, durante lavorazione del disco, lascerà la band per essere sostituito da Livio Magnini, Sergio Carnevale, batteria, percussioni e cori, e Andy Fumagalli, tastiera, sintetizzatore, voce e sax.

Nel disco ci sono ospiti importanti tra cui mi piace citare Mauro Pagani, che suona in vari pezzi (flauto, violino, bouzouki), Alice, che canta nel brano “Troppe emozioni”, straordinaria, e Lucio Fabbri alla direzione del quartetto d’archi. Una curiosità, al violoncello c’è anche la sorella di Marco Castoldi, Roberta”.

Il successo

“È un disco che sembra eccessivo e presuntuoso come lo sembra Morgan, colui che l’ha concepito e realizzato insieme alla band. È un’opera che ha lo scopo dichiarato di essere destinata a rimanere nella storia e come tale viene realizzata. In effetti ottiene un risultato molto positivo, diventando uno dei più importanti album della musica italiana e del rock italiano. Ha venduto più di 400 mila copie in totale.

Dal mio punto di vista molte altre produzioni italiane hanno preso spunto da quest’opera che è una specie di manuale del nuovo rock che guarda alla scena italiana, un punto di riferimento di tanti artisti del nostro paese.

Si fece notare in modo particolare anche perché molti brani sono accompagnati da straordinari videoclip al punto che la band venne premiata come gruppo dell’anno all’MTV Europe Music Awards, rappresentando l’Italia. Anche i video hanno fatto scuola, per il loro taglio internazionale. Al loro interno si vede tutto l’estro di Marco Castoldi e anche della band”.

 

Condividi questo articolo: