28 Aprile 2024 10:29

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28 Aprile 2024 10:29

Imperia: violenza sessuale su una paziente, ridotta in Appello con il patteggiamento la pena per il massaggiatore ed ex candidato Sindaco di Sanremo Condò

In breve: Condò, lo scorso maggio 2022, era stato condannato in primo grado a 3 anni, in Tribunale a Imperia

Un anno e 10 mesi (sospensione condizionale). Si chiude con un patteggiamento in Corte d’Appello il processo che vedeva sul banco degli imputati Alessandro Condò (difeso dall’avvocato Alberto Pezzini del foro di Imperia), massaggiatore, politico, ex candidato Sindaco a Sanremo, con l’accusa di violenza sessuale.

Parte offesa una paziente, costituitasi parte civile e difesa dall’avvocato Gianluca De Marco del Foro di Imperia. 

Condò, lo scorso maggio 2022, era stato condannato in primo grado a 3 anni, in Tribunale a Imperia, dal collegio di giudici Carlo Indellicati (presidente), Eleonora Billeri e Marta Maria Bossi (PM Cinnella Della Porta).

Oltre alla reclusione a tre anni, Condò er stato condannato all’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni, alla sospensione dall’esercizio della professione per la durata della pena e al pagamento del risarcimento danni alla parte offesa da definire in sede civile, con una provvisionale di 5 mila euro.

Imperia: violenza sessuale, massaggiatore patteggia a 1 anno e 10 mesi in Appello

I fatti si sarebbero consumati il 19 marzo del 2019, nello studio professionale di Condò, nella città dei fiori, in piena campagna elettorale. Secondo l’accusa Condò avrebbe palpeggiato la propria paziente durante un trattamento. Una versione che il professionista ha sempre respinto con forza.

Dopo la sentenza di condanna in primo grado, Condò, tramite il legale Pezzini, aveva presentato ricorso in Appello, contestando l’attendibilità della parte offesa e il fatto che avesse denunciato l’episodio alcune settimane dopo i fatti. Tuttavia, l’imputato, in accordo con la Procura generale di Genova, ha scelto di rinunciare ai motivi di appello fatta eccezione per quelli legati alla riduzione della pena e alla concessione della condizionale.

Si è arrivati dunque al concordato e alla condanna a un anno e 10 mesi di carcere con sospensione condizionale, comprese le pene accessorie (interdizione dall’attività). Per arrivare all’accordo è stato determinante anche il parziale risarcimento della vittima prima del processo.

 

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