23 Aprile 2024 11:28

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23 Aprile 2024 11:28

Imperia: disservizi bus RT, scattano 22 mila euro di penali. Intervengono i sindacati. “Colpa delle scelte politiche del passato. Azzerato qualsiasi contributo aggiuntivo da parte della Provincia”

In breve: Sanzioni che ammontano a oltre 20 mila euro. 

Le organizzazioni sindacali della Riviera Trasporti, CGIL, CISL e UIl, intervengono in merito alle sanzioni della Provincia alla RT per i disservizi segnalati dagli utenti. Sanzioni che ammontano a oltre 20 mila euro. 

Disservizi RT: dalla provincia sanzioni per oltre 20 mila euro. Intervengono i sindacati

“Prendiamo spunto dagli articoli apparsi sui giornali in merito alle sanzioni comminate dall’ente erogatore cioè la provincia alla RT per disservizi e corse saltate per il trasporto pubblico locale, per ricordare agli Amministratori che la situazione di Riviera Trasporti è conseguenza delle scelte operate dalla politica degli ultimi decenni.

Abbiamo chiesto anche recentemente che la proprietà metta a disposizione le somme necessarie a garantire il servizio pubblico in quanto in questo momento sia i trasferimenti dal governo centrale, sia quelli regionali non sono sufficienti. Impossibile per chiunque far quadrare i conti con le stesse risorse del 2002, infatti da oltre 20 anni non si è fatta nessuna rivalutazione del contributo alla luce del reale aumento di tutte le voci di costo, anzi si è nel tempo azzerato qualsiasi contributo aggiuntivo da parte della Provincia, come purtroppo la storia ci ha consegnato.

Questo ha comportato senza ombra di dubbio un appesantimento della situazione economica, in virtu’ del fatto che il servizio andava erogato. Ciò, e questo lo diciamo con fermezza, è stato raggiunto grazie agli sforzi dei dipendenti, che hanno per forza visto contrarre le proprie condizioni economiche e normative, dettate dalle linee guida della Provincia che vedeva e vede nel solo contenimento del costo del lavoro lo strumento che risolve i problemi di bilancio.

Questo elemento e le incertezze dovute alla vicenda concordataria, fanno si che non ci sia attrazione di nuovi addetti, con inevitabili ricadute in termini di organizzazione.

Non ultimi, e questo è evidente a tutti, sono certamente i problemi legati alla circolazione stradale e alle scelte operate in alcuni centri urbani con modifiche alle linee, che hanno portato ulteriore disagio e malcontento da parte dell’utenza.

Se da un lato l‘ente erogatore sanzionando l’azienda fa il suo dovere, con rigoroso e rigido rispetto delle normative, nel tentativo inutile di celare le manchevolezze all’opinione pubblica e utilizzando denaro pubblico, andandolo a togliere a una sua azienda già all’asfissia, dall’altro l’ente proprietario non assolve allo stesso modo la propria funzione mettendo le giuste quote a disposizione e innescando politiche di rilancio.

La provincia se non ha sufficienti risorse si adoperi come nella vicina provincia di Savona a consorziare tutti i comuni che beneficiano del servizio a sostegno della socialità del trasporto e della qualità offerta agli utenti. Rammentiamo che il rilancio del territorio tanto sbandierato nelle recenti campagne elettorali, passa anche da una rete dei trasporti efficiente e di questo se ne devono fare carico tutte le amministrazioni”.

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