6 Maggio 2024 08:57

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6 Maggio 2024 08:57

Imperia: porto turistico, causa titolari posto barca. Consigliere Bracco. “Se il Comune dovesse perdere andrà in default. Testimonia che le scelte amministrative sono state mosse senza i dovuti controlli”

In breve: Queste le parole del consigliere di minoranza Ivan Bracco (Imperia Rinasce), in merito alla causa intentata nel 2013 dai titolari di posto barca del porto di Imperia, contro Acquamare, Porto di Imperia Spa, Comune di Imperia e Leasing Unicredit.

“Dopo la sentenza della Corte di Cassazione che pochi giorni or sono ha rigettato il ricorso presentato dal Comune contro i proprietari dei posti barca, si torna a parlare del porto turistico e della sua ultimazione – Queste le parole del consigliere di minoranza Ivan Bracco (Imperia Rinasce), in merito alla causa intentata nel 2013 dai titolari di posto barca del porto di Imperia, contro Acquamare, Porto di Imperia Spa, Comune di Imperia e Leasing Unicredit. Sarà infatti il Tribunale di Imperia a decidere le sorti. 

Porto turistico, causa titolari posto barca: parla il Consigliere Ivan Bracco

“Temporaneamente accantonato il progetto della sua conclusione (talmente faraonico e delirante da ricordare in modo drammaticamente speculare quello con cui tutta questa vicenda è iniziata) si torna a riflettere proprio sulla sorte di quanti il posto barca a suo tempo lo avevano pagato (e profumatamente) e su quella delle casse comunali.

Se il tribunale di Imperia si pronuncerà infatti a favore degli acquirenti dei posti barca, il Comune dovrà provvedere a risarcirli profumatamente ed è molto probabile che, non avendo i mezzi necessari per farlo, andrà in default. Di fatto si verrebbe a creare una situazione di grave danno per la città intera: di immagine perché il progetto che avrebbe dovuto rilanciarla su scala internazionale ne ha dimostrato la totale inadeguatezza, e pratico perché la città verrebbe commissariata.

Questa storia non fa che dimostrare, se ce ne fosse bisogno, che le scelte amministrative degli ultimi anni sono state mosse senza i dovuti controlli, in nome del tornaconto di pochi e spesso con gravissime problematiche di dolo.

La situazione deve essere necessariamente risolta ma agendo nel nome della legge e garantendo i proprietari dei posti barca con i quali si deve necessariamente trovare un accordo per il futuro della città intera”.

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