27 Aprile 2024 22:41

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27 Aprile 2024 22:41

Imperia: tentato rapimento, parla la nonna della bambina. “Ho difeso mia nipote con tutta me stessa. Siamo sotto shock, ma non denunceremo. Quella ragazza va aiutata”

In breve: La nonna della bimba al centro dell'episodio di cronaca di ieri pomeriggio a Oneglia, ha raccontato al nostro giornale come sono avvenuti i fatti

“Siamo sotto shock, ma non denunceremo. Quella ragazza va aiutata. Così a ImperiaPost N.F., 76 anni, nonna della bimba vittima lunedì scorso di un tentativo di rapimento ad opera di una 18enne ora ricoverata presso il reparto di psichiatria dell’Ospedale di Imperia. La nonna, che si trovava in insieme al figlio, papà della bambina, ha raccontato al nostro giornale come sono avvenuti i fatti.

Imperia: tentativo di rapimento, il racconto della nonna

La 76ennee, ancora scossa, ha compreso che la ragazza di 18 anni che ha agito in questo modo inspiegabile, attualmente ricoverata in Psichiatria all’Ospedale di Imperia, non era in sé e comprende anche il dramma che sta vivendo la sua famiglia. La diciottenne è fra l’altro molto conosciuta e stimata e l’episodio ha scioccato tutti.

Racconta la nonna: “Non avevamo mai visto questa ragazza e non la conosciamo affatto. Abbiamo solo cercato di difenderci dall’aggressione di questa giovane, il cui unico obbiettivo, per noi ancora oggi inspiegabile, era la bambina. E’ brutto vedere una ragazza così giovane agire un modo simile. Siamo molto provati, ma anche ai Carabinieri abbiamo espresso la nostra tristezza per questa ragazza.

Eravamo seduti al bar di piazza San Giovanni e la bimba aveva fatto merenda. Stavamo per andare in farmacia e mio figlio stava facendo camminare la piccola e a un certo punto abbiamo incrociato questa ragazza, con uno sguardo un po’ strano. Già prima che entrassimo in farmacia ha cominciato a gridare “non toccare la bambina, dammi la bambina”.

Ho detto a mio figlio di non reagire, perché si vedeva che questa giovane non stava bene. Siamo entrati in farmacia, pensando che avrebbe desistito. Invece è entrata anche lei e la situazione è precipitata.

La Farmacia è diventata una specie di campo di battaglia. Lei ci seguiva ovunque e le farmaciste hanno anche provato a farci andare nel retro, nello sgabuzzino, ma la ragazza insisteva che voleva la bambina e continuava a seguirci e a urlare.

Poi mi sono messa in mezzo per cercare di bloccarla. Lei non mi ha fatto del male, ma mi sono ferita io cercando di fermarla. Poi per fortuna sono arrivati i Carabinieri e lei quando ha sentito le sirene si è fermata e la farmacista ci ha fatto scappare all’esterno.

Per noi è stato tutto molto pesante e siamo ancora scioccati e mi chiedo il perché di quello che è successo e cosa poteva accadere se questa ragazza fosse riuscita a prendere la bimba. Per me il solo pensiero resta un incubo. La bimba per fortuna sta bene, anche se ha pianto molto fino a sera, quando si è finalmente calmata e addormentata”.

Conclude la nonna della piccola: “Noi non vogliamo fare nessuna denuncia ed esasperare una situazione già difficile anche per questa ragazza, che va aiutata, ma chiediamo alle istituzioni di monitorare la situazione, perché siamo spaventati e preoccupati dal fatto di poterla di nuovo incontrare in quelle condizioni”.

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