27 Aprile 2024 16:41

Cerca
Close this search box.

27 Aprile 2024 16:41

Quali sono le criptovalute più popolari?

In breve: Tra un Halving e l’altro, le criptovalute hanno acquisito sempre più importanza, creando hype e interesse attorno a questo nuovo mondo. Gli asset creati e scambiati su blockchain sono decisamente tanti, ma quali sono le criptovalute più importanti? Per capirlo, bisogna non solo vedere la popolarità tra gli investitori, ma anche la capitalizzazione, l’effettiva utilità e ciò che le differenzia da tutte le altre. 

Quali sono le criptovalute più popolari?

Tra un Halving e l’altro, le criptovalute hanno acquisito sempre più importanza, creando hype e interesse attorno a questo nuovo mondo. Gli asset creati e scambiati su blockchain sono decisamente tanti, ma quali sono le criptovalute più importanti? Per capirlo, bisogna non solo vedere la popolarità tra gli investitori, ma anche la capitalizzazione, l’effettiva utilità e ciò che le differenzia da tutte le altre. 

Facendo quindi un esempio base, non dovrai soffermarti solo sul valore di Bitcoin in dollari o euro, dovrai anche guardare la sua capitalizzazione, i possibili aggiornamenti di rete e tutto ciò che potrebbe far lievitare o scendere il suo prezzo.

Le principali criptovalute sul mercato

Ecco una lista delle criptovalute più in voga tra gli investitori, vediamole insieme:

  • Bitcoin (BTC): la madre di tutte le criptovalute, creata nel 2009 da Satoshi Nakamoto, personaggio che porta tuttora con sé un alone di mistero. Si tratta dell’asset più scambiato sul mercato ad oggi ed è basato sulla tecnologia Blockchain, la quale permette di mantenere un registro pubblico e immutabile di tutte le transazioni effettuate. Nonostante la rivoluzione che ha portato avanti, è stato screditato negli anni per la sua volatilità e per la sua associazione a crimine informatico per l’utilizzo in transazioni illegali. 
  • Ethereum (ETH): Per capitalizzazione e fama è la seconda criptovaluta più grande sul mercato. Fondato dal programmatore russo-canadese Vitalik Buterin nel 2013, ha preso sempre più piede per il suo utilizzo nella creazione di smart contracts, ovvero contratti digitali che vengono eseguiti in autonomia al soddisfacimento di determinate condizioni. Anche se la tecnologia dietro Ethereum è simile a quella di Bitcoin, si pone come alternativa grazie alla sua velocità per effettuare transazioni e alla sua scalabilità. 
  • Dogecoin (DOGE): Nata per gioco nel 2013, ha acquistato popolarità grazie a uno degli imprenditori più famosi e controversi di questo mondo: Elon Musk. Nonostante la sua completa inutilità, ha acquisito una capitalizzazione non indifferente generando grande interesse. Subito dopo Dogecoin, sono nate altre “memecoin”, ovvero criptovalute senza una vera utilità, ma create per scherzo. Tra le più famose troviamo Shiba Inu, Pepecoin e molte altre. 
  • Polkadot (DOT): Nonostante sia stata creata nel 2020 da Gavin Wood, co-fondatore di Ethereum, ha acquisito capitalizzazione e notorietà per la sua tecnologia innovativa. Polkadot permette l’interoperabilità tra blockchain di natura diversa, rendendo il suo utilizzo comodo e interessante per chi effettua transazioni in Polkadot. Grazie alle parachain, ovvero blockchain parallele connesse alla blockchain principale, sono stati sviluppati progetti interessanti legati a Polkadot, come Kusama e molte altre. 
  • Binance Coin (BNB): Binance Coin nasce nel 2017 insieme a uno degli exchange più utilizzato al mondo, Binance. Il suo scopo è principalmente per la rete Binance Smart Chain (BSC), in quanto permette transazioni veloci e con fees decisamente basse. Sulla piattaforma invece, permette agevolazioni sempre sui costi di transazione. Oltre a questo è possibile partecipare a Launchpad bloccando in modo flessibile e per un determinato periodo di tempo i tuoi Binance Coin, ottenendo in cambio una percentuale di interesse pagata in una criptovaluta che verrà lanciata su Binance stesso. 
  • USDT (USDT): USDT, nota come Tether, è una criptovaluta definita come “stablecoin” per il suo ancoraggio al dollaro americano, il quale permette di mantenere il prezzo bloccato a 1$. Nonostante le tante criptovalute competitor con sistemi algoritmici, come la malaugurata UST, Tether insieme a USDC e BUSD rimane tra le stablecoin più usate. Viene usata come un vero e proprio ponte tra la finanza tradizionale e la tecnologia blockchain, in quanto rimane costante nel tempo. 

Conclusione

Nonostante alcune criptovalute siano ancora popolari dopo anni, è bene ricordarsi che le criptovalute sono volatili. Il consiglio principale è di non “affezionarsi” a una criptovaluta, ma rimanere razionale e distaccato, tenendo a mente i propri obiettivi monetari e investendo solo ciò che si è disposti a perdere.

 

Condividi questo articolo: