29 Aprile 2024 03:43

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29 Aprile 2024 03:43

Imperia: caso Bergaminelli, svolta nell’inchiesta. Claudio Scajola è indagato per favoreggiamento

In breve: La Procura della Repubblica, a seguito di una serie di indagini supplettive, ha modificato l'accusa nei confronti del primo cittadino in un primo momento accusato di minacce.

Svolta nell’inchiesta sulle presunte minacce del Sindaco di Imperia Claudio Scajola all’allora Comandante della Polizia Locale Aldo Bergaminelli. La Procura della Repubblica, infatti, a seguito di una serie di indagini supplettive, ha modificato l’accusa nei confronti del primo cittadino.

L’ex Ministro non è più accusato di minacce, ma di favoreggiamento. La modifica dell’imputazione arriva a 4 mesi, circa, dall’interrogatorio in Procura del Sindaco Claudio Scajola. Nell’ambito degli accertamenti la Procura ha sentito anche tre dirigenti comunali, Rosa Puglia, Ilvo Calzia e Marco Marvaldi.

Imperia: caso Bergaminelli, Scajola indagato per favoreggiamento

Secondo quanto contestato dal Pubblico Ministero Barbara Bresci, titolare del fascicolo, Scajola avrebbe favorito il meccanico Antonio Maiolino, aiutandolo a eludere le investigazioni dell’autorità. Come? Chiamando l’allora Comandante della Polizia Locale Aldo Bergaminelli e ordinandogli di interrompere il sopralluogo di polizia giudiziaria in corso presso il terreno di proprietà del meccanico per un presunto abuso edilizio consistito nella realizzazione di una platea in cemento (“mandi sti vigili fuori dai coglioni”).

Sopralluogo che poi non si interruppe e al termine del quale gli agenti riferirono l’esito in Procura.

Maiolino, lo ricordiamo, aveva acquisito il terreno oggetto dei controlli, sito in Caramagna, dopo essersi trasferito dalla storica location di Viale Matteotti anche a seguito delle insistenze del Comune di Imperia interessato a entrare in possesso dell’area per poterla utilizzare per i lavori della costruenda pista ciclabile. Lo stesso Scajola riferì al nostro giornale che Maiolino nell’occasione fu “danneggiato”  dal Comune.

La vicenda

E’ possibile ricostruire la vicenda dalle dichiarazioni rilasciate in sede di indagine, nell’ambito dell’inchiesta sul presunto giro di tangenti per l’affidamento di appalti pubblici, dall’ex Comandante della Polizia Locale Aldo Bergaminelli.

“Io mi trovavo in Questura – queste le dichiarazioni dell’ex Comandante, oggi a Roma – sono stato chiamato al telefono dal Sindaco Scajola. Mi ha chiesto se conoscessi un meccanico, io non riuscivo a capire a chi si riferisse. Mi fece il nome di Maiolino, a carico del quale quel giorno stesso i miei agenti stavano facendo un controllo. Il Sindaco mi disse che non sapevo neanche i controlli che stavano facendo i miei e mi disse che siccome esisteva una sanatoria dovevo fare rientrare i vigili. Mi ordinò di far interrompere il controllo, ma gli dissi che ormai era partito e a quel punto mi chiuse il telefono in faccia. Chiamai […] dopo circa trenta minuti e gli dissi quello che mi aveva detto il Sindaco, dandogli indicazione di verificare l’esistenza di un’eventuale sanatoria, cosa che però non c’era. Era stata presentata solo una domanda di sanatoria in bianco. Ovvero una domanda priva di qualsiasi documentazione a supporto”.

L’ex Comandante riferì delle telefonata del Sindaco Scajola anche all’assessore Gagliano.

“Lo sa che stamattina il Sindaco mi ha chiamato dicendo un controllo che stavano facendo da Maiolino, di farli tornare indietro. Io posso anche denunciarlo subito penalmente”.

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