29 Aprile 2024 10:43

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29 Aprile 2024 10:43

Imperia: cold case svedese, in aula l’amica di Sargonia. “Era incinta di Aldobrandi e aveva abortito. Il giorno della scomparsa avevamo appuntamento, ma non è mai arrivata”

In breve: Questa mattina, in aula, davanti alla Corte d’Assise ha testimoniato un'amica di Sargonia, Andrea Bauch, con la quale la 21enne aveva appuntamento il giorno della sua scomparsa. Appuntamento al quale Sargonia non si presenterà mai.

Nuova udienza questa mattina in Tribunale a Imperia nell’ambito del cosiddetto “cold case svedese” che vede sul banco degli imputati il 73enne Salvatore Aldobrandi, accusato di omicidio per la morte di Sargonia Dankha, la 21enne scomparsa il 13 novembre 1995 a Linköping, città della Svezia a 200 chilometri a sud di Stoccolma.

Questa mattina, in aula, davanti alla Corte d’Assise (composta dalla giuria popolare e dai giudici Carlo Alberto Indellicati ed Eleonora Billeri) ha testimoniato un’amica di Sargonia, Andrea Bauch, con la quale la 21enne aveva appuntamento il giorno della sua scomparsa. Appuntamento al quale Sargonia non si presenterà mai.

Imperia: cold case svedese, in aula l’amica di Sargonia

“Sargonia voleva rompere con Aldobrandi perché la loro relazione era tossica – ha raccontato l’amica in aula – Lui non era molto carino con lei. C’era violenza. Personalmente non ho mai assistito a nulla, ma una volta aveva dei segni sul collo. Pensavo fosse un segno di affetto, di un bacio, invece erano lividi dovuti a uno strozzamento. Lei lo aveva anche denunciato alla polizia svedese per maltrattamenti. 

Conobbi la famiglia di Sargonia perché uscivo con il fratello, frequentavo quindi la casa. Sargonia era molto controllata dai genitori che cercavano di scegliere le sue amicizie. Loro non volevano neanche che volesse un fidanzato. Sargonia non me ne parlò mai direttamente o almeno non ricordo che lo abbia mai fatto.

Sargonia era rimasta incinta e aveva abortito. Quando le avevo chiesto di chi fosse il figlio, mi aveva risposto che non era del suo ultimo fidanzato, Nordin, ma di Salvatore. Aldorandi non sapeva che il figlio fosse suo. 

Sargonia all’epoca aveva appena preso in affitto un appartamento. Era felice.  Il giorno della scomparsa saremmo dovute andare a fare shopping, la aspettavo fuori dal negozio H&M. Aveva altri appuntamenti nel pomeriggio. Era la mattina del 13 novembre, mi chiamò alle 10.10, era contenta. Ricordo che mi disse: ‘Sveglia tesoro, non ti addormentare, ci vediamo alle 11.30’.

Sargonia, però, non è mai venuta a quell’appuntamento. Aspettai per un periodo abbastanza lungo. Da quel momento Sargonia non l’ho mai più rivista.

Successivamente incontrai Salvatore con un amico che mi chiese se avessi visto Sargonia. Io dissi di no e chiesi a lui se l’avesse vista. Mi sembrò che Salvatore avesse fatto solo finta di essere triste per la scomparsa di Sargonia. Salvatore lo si vedeva sempre in giro, mentre nella settimana della scomparsa di Sargonia non lo so vide molto.

Dopo la scomparsa di Sargonia ci vedemmo in più occasioni con gli amici per capire cosa le potesse essere accaduto. C’era che si sosteneva che Aldobrandi le avesse fatto del male, chi pensava che potesse aver raggiunto la Grecia dove viveva l’ex fidanzato per sposarlo“.

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