27 Aprile 2024 18:05

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27 Aprile 2024 18:05

Imperia: inchiesta ex bocciofila Corso Roosevelt, interrogato in Procura Pietro Salvo

In breve: Salvo, indagato per reati di natura edilizia, ha varcato i cancelli del Tribunale accompagnato dal legale Massimo Lovese. L'interrogatorio è durato alcune ore.

Pietro Salvo, proprietario dell’ex bocciofila di Corso Roosevelt a Imperia,sequestrata (e poi dissequestrata) dalla Procura nell’ambito di un’inchiesta per reati di natura edilizia, è stato interrogato, questa mattina in Tribunale a Imperia, dal Procuratore Aggiunto Lorenzo Fornace.

Imperia: Pietro Salvo interrogato in Procura sull’ex bocciofila di Corso Roosevelt

Salvo, indagato per presunti abusi edilizi, ha varcato i cancelli del Tribunale accompagnato dal legale Massimo Lovese. L’interrogatorio è durato alcune ore.

All’uscita dal Palazzo di Giustizia Salvo non ha rilasciato dichiarazioni, limitandosi a precisare di aver chiarito quella che è stata la realtà dell’ex bocciofila, che ha acquistato nel 1970, dal ’55 ad oggi.

Secondo quanto trapelato, Salvo si sarebbe rifiutato, in sede di trattativa con la Provincia, di provvedere alla demolizione degli abusi edilizi nell’area dell’ex Bocciofila allo stesso prezzo di acquisto fissato dalla Provincia (115 mila euro) in quanto gli abusi contestati solo in un secondo momento e non a lui ascrivibili. Da qui la decisione della Provincia di provvedere a proprie spese alla demolizione, scelta fortemente contestata in consiglio provinciale dal consigliere di opposizione Domenico Abbo

Nel frattempo, dopo il dissequestro, sono ripresi i lavori di demolizione affidati all’impresa Aldo Greco (subappaltatrice Servizi Ecologici Srl) per un importo pari a 37.747.90 euro.  Il responsabile  dei lavori è il dirigente della Provincia di Imperia Michele Russo che ha preso il posto di Patrizia Migliorini, demansionata dal Presidente della Provincia Claudio Scajola.

La Provincia, una volta terminati i lavori, procederà all’acquisizione dell’ex bocciofila per realizzarvi un giardino e un parcheggio di 28 posti auto.

L’ex bocciofila, lo ricordiamo, era finita agli onori della cronaca anche nell’ambito dell’inchiesta sul presunto giro di tangenti per l’affidamento di appalti pubblici che aveva portato agli arresti degli imprenditori Vincenzo e Gaetano Speranza e del consigliere provinciale e Sindaco di Aurigo Luigino Dellerba.

Dellerba, secondo l’accusa, avrebbe ricevuto da Vincenzo Speranza una tangente da 2 mila euro proprio per ottenere l’affidamento dei lavori di realizzazione del parcheggio nell’ex bocciofila dopo l’acquisizone dell’area da parte della Provincia.

 

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