I consiglieri di minoranza Ivan Bracco, Daniela Bozzano e Loredana Modaffari intervengono in merito a quanto successo ieri sera in Consiglio Comunale a Imperia durante il voto della mozione del consigliere Lucio Sardi.
Il gruppo del PD ancora una volta si è infatti diviso sul voto. Bracco, Bozzano e Modaffari hanno dato il loro sostegno alla mozione di Lucio Sardi, mentre i consiglieri dem Edoardo Verda e Deborah Bellotti si sono astenuti.
Sottolineano i consiglieri Bracco, Bozzano e Modaffari in una nota stampa: “Il voto di ieri sera in Consiglio Comunale ha confermato la divisione del Partito Democratico sul tema del riarmo. Eppure, come abbiamo espresso in occasione della discussione in Aula sulla mozione presentata dal Consigliere Sardi di Alleanza Verdi Sinistra, tristemente disertata dai componenti della maggioranza, la Segretaria Elly Schlein, subito dopo la presentazione del piano di riarmo di Ursula Von Der Leyen, era stata chiara: “Così non ci stiamo” aveva dichiarato nell’occasione, “all’Europa serve la difesa comune, non la corsa al riarmo dei singoli Stati. È e resta questa la posizione del PD”. E ancora di recente la stessa ha ribadito le critiche nei confronti del piano Rearm EU proprio perché agevola il rafforzamento degli armamenti dei singoli Stati, facendo debito nazionale, ma non contribuisce assolutamente alla difesa comune “e anzi rischia di ritardarla”; e la voce di spesa per le Nazioni fa scivolare in secondo piano le priorità reali dell’umanità sofferente: la lotta contro la povertà e lo sviluppo dei diritti umani. Non passi il messaggio che non si stia già investendo in difesa. I singoli Stati Europei spendono complessivamente oltre il 58% in più della Russia.
Riteniamo che possa bastare, e che l’uso di questa montagna di soldi debba essere ottimizzato. Chi ha votato a favore della mozione Sardi è profondamente convinto che il progetto comune debba essere la pace, e che la pace non possa passare per il riarmo selvaggio delle singole nazioni. Facendo nostro ancora una volta il pensiero di Papa Francesco, che – ripetiamo – credo ognuno di noi più o meno credente e praticante abbia apprezzato se non amato profondamente, ribadiamo la nostra distanza da quanto affermato dal Sindaco Scajola perché è proprio vero, “quando ci consegniamo alla logica delle armi con l’alibi della difesa e ci allontaniamo dall’esercizio del dialogo, ci dimentichiamo tragicamente che le armi, ancor prima di causare vittime e distruzione, hanno la capacità di generare cattivi sogni, esigono enormi spese, arrestano progetti di solidarietà e di utile lavoro, falsano la psicologia dei popoli. La vera pace può essere solo una pace disarmata”.
Non si non può essere Europeisti, credenti e solidali a seconda della convenienza. Che un portoghese debba pagare meno di un finlandese per i minori rischi bellici da affrontare, come argomentato dal nostro Sindaco, dimostra ogni giorno di più che “questa nostra Europa, certamente non è la vostra”.