Il progetto di riqualificazione dell’ex Sairo è finito sotto la lente d’ingrandimento del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile. A chiedere verifiche è stato il consigliere comunale di minoranza del PD, Ivan Bracco, che ha inviato una segnalazione formale evidenziando “come il progetto iniziale sia stato profondamente modificato“.
Una situazione che mette “in bilico un maxi finanziamento dal Pinqua”, con 18 milioni di euro che potrebbero essere a rischio
“Il progetto di riqualificazione edilizia ed urbana dell’area ex SAIRO, autorizzata in origine, ha subito sostanziali modifiche, che vanno a modificarne anche lo scopo finale, quasi azzerandone il contributo sociale che l’intervento pubblico doveva fornire ai cittadini”, si legge nella segnalazione di Bracco.
Secondo quanto riportato dal consigliere, il progetto iniziale prevedeva una collaborazione pubblico-privato con la realizzazione di due palazzine ex novo e la ristrutturazione dell’edificio storico centrale, per un finanziamento complessivo di quasi 15 milioni di euro. Gli spazi sarebbero stati destinati ad attività sociali, sportive e residenziali.
La situazione è cambiata radicalmente negli ultimi mesi. Come evidenziato nella segnalazione, lo scorso marzo il sindaco Scajola ha effettuato un sopralluogo annunciando lo stralcio della “palazzina dei privati“ in favore di “un’ampia area verde“.
Bracco richiama anche le dichiarazioni del consigliere Luciano Zarbano, che aveva già evidenziato criticità: “Oggi, il progetto Ex Sairo non ha più nulla del modello iniziale: il privato è uscito di scena con 2,5 milioni di euro in tasca, incassati grazie all’acquisto, da parte del Comune, della sua quota di proprietà”.
Nella sua segnalazione, Bracco chiede al Ministero di “valutare quanto indicato, al fine della regolarità del procedimento amministrativo ed eventuali danni erariali, anche nei confronti della Comunità Europea“.