Come anticipato proprio questa mattina dal nostro giornale, nel pomeriggio di oggi sul sito del Ministero dell’Ambiente (Mase), nel settore dedicato alle procedure di valutazione ambientale (Via) sono comparse tutte le integrazioni prodotte della società “18 Più Energia Srl”, relative al progetto dell’impianto eolico “Monti Moro e Guardiabella“. Comuni, Enti, associazioni e cittadini avranno tempo soltanto fino al 24 giugno prossimo per presentare le ulteriori controdeduzioni al progetto.
Previsto lo spostamento di 6 aerogeneratori per la presenza del metanodotto. Così, però, sarebbero più vicini all’abitato di Boscomare
Il progetto coinvolge direttamente i comuni di Aurigo, Borgomaro, Castellaro, Cipressa, Dolcedo, Pietrabruna, Pieve di Teco, Prelà e Rezzo, dove è prevista la costruzione di aerogeneratori e strade e i comuni di San Lorenzo al Mare e Costarainera. nel cui territorio è invece prevista la costruzione di una porzione della strada di accesso agli impianti.
Il primo dato che emerge dalla corposa documentazione depositata al Mase dalla ditta proponente, è la necessità di spostare gli aerogeneratori dal n. 27 al n. 32. a seguito di un sopraluogo congiunto fra tecnici della Snam e tecnici della 18 Più Energia, “al fine di garantire la distanza minima di sicurezza e uscire dalla fascia di rispetto del metanodotto ivi presente”. E questo significherà l’avvicinamento di alcuni impianti all’abitato di Boscomare, frazione di Pietrabruna.
La relazione finale del progetto, che prevede un “parco eolico avente potenza di picco pari a 198,4 MW composto da n. 32 aerogeneratori” si conclude così: “Si stima che, considerando la produzione di energia a regime di 400 Gwh/anno, i benefici in termini numerici sarebbero pari a:
- Bacino utenze civili assolte per consumi di energia elettrica pari a 444.500 abitanti (FONTE ARERA 28/09/2023);
- risparmio emissione in atmosfera CO2 pari a 189.000 ton/anno (FONTE ISPRA);
- risparmio consumo petrolio pari a 235.200 barili/anno (FONTE ENI);
- risparmio consumo petrolio pari a 32.800 tonnellate/anno (FONTE ENI);
- consumi autoveicoli elettrici uso privato rifornibili pari a 275.800 auto/anno (fonte Ansa/Unrae/Quattroruote 30/09/2022 e Enel-x).
In conclusione, si ritiene che l’intervento in oggetto abbia delle buone caratteristiche che ne giustifichino la fattibilità ad un costo ambientale accettabile e comunque compensato da opere di mitigazione e benefici ottenuti”.
La conferma del progetto originario
Nelle relazioni depositate al Mase viene riproposto il progetto “costituito da n. 32 aerogeneratori da collocare al di sotto dei crinali montani che da Picco Ritto raggiungono Monte Guardiabella per poi proseguire da Monte le Ciazze fino a croce Mermellina e scendere a Monte Arbozzaro o dell’Olmo passando per il passo del Maro e Monte Moro. In Ultimo, da Monte Follia saranno interessati i crinali montani che giungono fino a Monte Pian delle Vigne, collocati nei territori comunali di Aurigo, Borgomaro, Castellaro, Cipressa, Dolcedo, Pietrabruna, Pieve di Teco, Prelà e Rezzo.
Ogni singolo aerogeneratore installato, di tipo VESTAS162, ha potenza singola di 6,20 MW per una potenza complessiva pari a 198,4 MW. Ad ogni aerogeneratore corrisponderà la realizzazione di opere accessorie e tuttavia necessarie per permetterne il funzionamento e la manutenzione nel corso della sua vita. Tra le opere strettamente legate vi è la realizzazione di piazzole delle dimensioni di circa 3.700mq che verranno collegate alla viabilità di collegamento interna. Al fine di risparmiare sui movimenti terra non necessari e per preservare quanto più possibile il contesto in cui vengono inserite le turbine eoliche la strada seguirà, laddove esistente, i tracciati delle strade interpoderali e Provinciali mediante opere di adeguamento viario, mentre dove non presente verranno realizzati nuovi tratti di collegamento.
L’altezza massima degli aerogeneratori sarà di 209 metri il che le renderà visibili, in condizioni meteo ottimali, già dal colle di Nava a nord e dalla costa a sud. Tra le ulteriori opere connesse al suo funzionamento si prevede inoltre la realizzazione di una sottostazione elettrica in prossimità dell’aerogeneratore n.01 che verrà integrata, per quanto possibile, all’interno della morfologia del versante che la ospita mediante una edificazione su due livelli”.
Le ipotesi alternative scartate dai tecnici
Nella relazione finale sono state anche analizzate e puntualmente scartate le ipotesi alternative costituite da impianti fotovoltaici e aerogeneratori di potenza inferiore. Secondo i tecnici infatti in entrambi i casi la porzione di suolo occupata risulterebbe assai maggiore rispetto a quella del progetto originario.
Scartata anche la cosiddetta “alternativa zero”, vale a dire lasciare le cose così come sono oggi e non realizzare il progetto. Perché, scrivono i tecnici, “in questo scenario tutti gli effetti negativi che il progetto potrebbe apportare al sistema verrebbero annullati, tuttavia anche gli effetti benefici e le potenzialità che tale progetto potrebbe portare al sistema, e alla sua economia, non troverebbero luogo, lasciando le condizioni delle valli interessate dai lavori intonse“.
Le modifiche previste lungo le strade
Nelle relazioni vengono anche ribaditi gli interventi relativi alle modifiche alle strade esistenti e alla creazione di una nuova viabilità dedicata all’impianto.
Scrivono i tecnici: “Tra gli interventi necessari per garantire il passaggio di mezzi da cantiere pesanti troviamo:
- Interventi di ripristino della SP 95 mediante realizzazione di tratti stradali su micropali;
- Realizzazione di una variante stradale nel comune di San Bernardo di Conio necessaria per bypassare il centro abitato;
Tra gli interventi necessari per il trasporto dei singoli elementi costituenti le turbine eoliche invece troviamo:
- Realizzazione di una variante stradale da SS1, nei pressi del comune di San Lorenzo al Mare;
- Adeguamento stradale di via Cipressa sul territorio comunale di Costarainera;
- Realizzazione di una seconda variante stradale dal cimitero di Costarainera a strada antica Torre nel comune di Cipressa;
- Adeguamento viario fino all’aerogeneratore n. 32
In generale gli adeguamenti stradali prevedono un ampliamento del sedime stradale che può arrivare anche al raddoppio dello stesso; l’entità dell’intervento deriva dal risultato dell’analisi svolta per singoli tratti stradali mediante studio della traiettoria del mezzo impiegato con l’ingombro di un concio tipo. Dove il mezzo semovente richiede delle traiettorie che vanno oltre la geometria stradale esistente sono stati studiati appositi ampliamenti stradali mirati al superamento dell’impedimento.
Le due varianti stradali di Cipressa e Costarainera prevedono invece la realizzazione di un nuovo tracciato stradale necessario al superamento dei centri abitati e costituenti una scorciatoia rispetto alle strade esistenti che comunque non avrebbero caratteristiche idonee per supportare il passaggio di mezzi speciali. Tali strade inoltre favorirebbero la limitazione di eventuali richieste di ordinanza per la chiusura di specifici tratti stradali nelle fasi di trasporto garantendo ai residenti delle aree limitrofi meno disagi”.