8 Luglio 2025 00:39

Imperia: il Comune pronto a spendere 150mila euro per acquisire il marchio “Vele d’Epoca” da Assonautica. La cifra esposta in una perizia

In breve: Emergono nuovi dettagli sulla proposta di acquisizione del marchio, che sarà discussa nel prossimo Consiglio Comunale

150mila euro: questa la cifra che Assonautica Provinciale di Imperia chiede per l’acquisizione del marchio “Vele d’Epoca di Imperia”. La pratica, la cui esistenza era emersa solo nei giorni scorsi, verrà discussa nel prossimo Consiglio Comunale del 23 giugno.

Emergono nuovi dettagli sulla proposta di acquisizione del marchio, che sarà discussa nel prossimo Consiglio Comunale

In attesa del passaggio in Consiglio, oggi emergono ulteriori dettagli sulla vicenda. Tramite delibera di Giunta del 5 giugno scorso si apprende, infatti, che è stata la stessa Assonautica a proporre l’acquisto del marchio al Comune di Imperia, fissando “quale valore della transazione, l’importo di €150.000,00 eventuali oneri fiscali inclusi, importo determinato sulla base di una valutazione professionale effettuata da esperti del settore in ambito economico e di marketing territoriale“.

La Giunta dal canto suo sottolinea che “il marchio ‘Vele d’Epoca di Imperia’ sia oramai indissolubilmente legato all’identità della Città di Imperia e diventato un patrimonio collettivo che merita di essere tutelato e valorizzato direttamente dall’Amministrazione Comunale“.

Dalla delibera emerge, inoltre, il desiderio da parte dell’Amministrazione di “consolidare e attirare nuovi sponsor a investire sulla manifestazione e più in generale sul territorio negli anni a venire“, ritenendo che la riconferma della cadenza annuale dell’evento a partire dal 2019, voluta proprio dall’Amministrazione Scajola, “favorisca una maggiore conoscenza della città e dello stesso territorio tra coloro i quali seguono e partecipano ai circuiti classici garantendo alle piccole e medie imprese e agli operatori del settore terziario un evento di grande prestigio su cui investire per le proprie attività in maniera più continuativa e a lungo termine“.

Altre considerazioni riguardano una visione della manifestazione “atta a coinvolgere e integrare
al meglio i valori della tradizione, dello sport e della cultura di mare con il principio
ispiratore di divulgare questi valori e fonderli con una città che, da sempre, fa da quinta a
questa manifestazione
“, oltre al fatto che il raduno possa offrire “la possibilità di promuovere anche il territorio locale, le sue peculiarità e tipicità non solo a livello nazionale ma anche soprattutto a livello internazionale“.

Un vero e proprio progetto di marketing territoriale – prosegue la Giunta comunale – dal momento in cui si può affermare, con certezza, che le Vele sono un brand da sfruttare come volano per favorire le attività imprenditoriali locali e aumentare la visibilità del nostro territorio“.

La perizia

Il valore di 150mila euro attribuito al marchio “Vele d’Epoca Imperia” deriva da una perizia che il presidente di Assonautica Biagio parlatore ha commissionato alla commercialista ventimigliese Vittoria Sismondini.

Per giungere a tala cifra la professionista ha preso in esame la storia del raduno imperiese e ritenuto “ragionevole stimare il valore del marchio nella misura pari alla media delle sponsorizzazioni e dei contributi ricevuti dall’associazione (Assonatica ndr) nell’arco temporale oggetto di analisi, considerati a titolo meramente prudenziale, nella misura del 50% , a rappresentazione della diretta relazione che sussiste nella capacità della manifestazione di attrarre investitori e sponsor volenterosi di contribuire sempre ri più alla valorizzazione dell’attività posta in essere dell’ente e del comprensorio imperiese”.

Nella relazione sono messi nero su bianco i denari ricevuti negli ultimi anni da Assonautica negli anni per organizzare il Raduno: nel 2018 oltre 300 mila euro; nel 2019 si scenda a poco meno di 174 mila euro, per risalire nel 2021 a oltre 200 mila nel 2021 (l’edizione del 2020 è saltata a causa del Covid); nel 2022 oltre 400 mila euro e 390 mila euro nel 2023. Nel 2022 e nel 2023 la cifra comprende i 200 mila euro di fondi ottenuti dal ministero del Turismo, che mancano all’appello nell’edizione 2024, facendo scendere il totale dello scorso anno a poco più di 175 mila euro.

Sempre per l’edizione 2024 mancano ancora all’appello 200 mila euro di un “partner istituzionale”, che ancora non sono stati erogati. Un eventuale “buco” per Assonautica che verrebbe in gran parte sanato con la cessione del marchio.

Sempre nella relazione vengono anche snocciolati i dati sulla partecipazione all’evento, che evidenziano un calo fra il 2016 e il 2024: da 60 barche a 50 dell’ultima edizione. Calo che si ripercuote anche sulla presenza di equipaggi e di visitatori, rispettivamente da 700 a 480 e da oltre 20 mila 500 a 16 mila 800.

Il presidente di Assonautica Biagio Parlatore nelle 140 pagine di perizia, comprese di allegati, specifica comunque che nel 2024 la presenza dell’America’ Cup a Barcellona ha penalizzato le presenze per l’evento di Imperia.

Il valore medio delle sponsorizzazioni nella perizia viene quindi calcolato attorno ai 282 mila euro arrotondato a 300 mila e il 50% dà appunto il risultato dei 150mila euro periziati.

La Giunta comunale ha “Ritenuto che i suddetti elementi confermino l’enorme rilevanza dell’evento – conclude la Giunta – di cui trattasi per l’immagine della città di Imperia a livello internazionale e rendano la proprietà del marchio un’opportunità unica per la stessa Città e l’intero territorio comunale“, la proposta di acquisto del marchio presentata da Assonautica viene, dunque, ritenuta meritevole di accoglimento.

La palla quindi ora passa al Consiglio Comunale per l’approvazione definitiva.

Clicca qui per leggere la delibera di Giunta

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