28 Aprile 2024 12:36

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28 Aprile 2024 12:36

IMPERIA. RAFFICA DI DIVIETI A MONESI. MANTI E SCIBILIA (PD): “NORME AD HOC PER LE AREE PROTETTE, MA SENZA IMPEDIRE ATTIVITÀ TURISTICA”

In breve: "La normativa va applicata tenendo conto delle peculiarità di ogni territorio, del clima e delle attività esistenti, senza rimanere prigionieri di logiche rigidamente vincolistiche e burocratiche"

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Sta facendo molto discutere l’ordinanza del Comune di Triora che vieta a Monesi, unica stazione sciistica operativa in provincia di Imperia, pratiche sportive diffusissime come sci alpinismo, sci fuoripista, arrampicata su roccia e “ciaspolate”.
L’ordinanza, come ha spiegato a ImperiaPost il consigliere delegato del Comune di Triora Cristian Alberti è frutto di un adeguamento obbligatorio alle nuove normative regionali.

Sull’argomento sono intervenuti anche i consiglieri regionali del Partito Democratico Giancarlo Manti e Sergio Scibilia.

I Siti di Interesse Comunitario (SIC) e le Zone di Protezione Speciale (ZPS) della Liguria sono circa 120 aree di pregio naturalistico e storico, da Capo Mortola all’Isola Palmaria, regolate da una particolare normativa regionale – spiegano in una nota stampa – Tale normativa, se applicata in modo restrittivo e troppo generale, può ostacolare l’attività di agricoltori, allevatori ed operatori turistici che, lavorando sul territorio, contribuiscono in modo attivo alla salvaguardia dell’ambiente e alla prevenzione di calamità naturali“.

Questa mattina, su iniziativa del Gruppo PD, è stata presentata in consiglio regionale una mozione sull’argomento che, dopo approfondita discussione, è stato deciso di esaminare compiutamente in Commissione Attività Produttive in tempi brevissimi.

La normativa – aggiungono i Consiglieri Regionali del PD Giancarlo Manti e Sergio Scibilia – va applicata tenendo conto delle peculiarità di ogni territorio, del clima e delle attività esistenti, senza rimanere prigionieri di logiche rigidamente vincolistiche e burocratiche che si sono manifestate spesso nell’applicazione delle direttive comunitarie che vigilano sulla tutela di queste aree”.

In questo contesto– aggiungono Manti e Scibilia – si inserisce l’attuale situazione creatasi a Monesi, con l’emissione di norme di tutela che, di fatto, rischiano di impedire l’attività turistica e di valorizzazione ambientale del territorio, producendo l’esatto risultato contrario che tali norme vorrebbero ottenere; siamo convinti che SIC e ZPS debbano essere strumenti attivi di protezione del territorio e non elementi burocratici, punitivi per chi il territorio lo vive, abita e conosce”.

Concludono i Consiglieri: “Occorre coinvolgere gli Enti amministrativi preposti e le associazioni di categoria nella predisposizione e nell’adozione delle misure di conservazione dei SIC e delle ZPS; a tal proposito, e sentite le disponibilità, organizzeremo al più presto un incontro per trovare una soluzione rapida e soddisfacente alla delicata situazione di Monesi”.

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