29 Marzo 2024 13:03

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29 Marzo 2024 13:03

ELEZIONI REGIONALI 2015. “FUOCO AMICO” SUL COORDINATORE PROVINCIALE DI FI MARCO SCAJOLA, IN 24 CHIEDONO IL COMMISSARIAMENTO A BIASOTTI / DETTAGLI

In breve: Nella missiva i dissidenti, alcuni considerati fedelissimi del nipote dell'ex Ministro Scajola, parlano di un'incompatibilità tra il suo ruolo di coordinatore provinciale e la sua ricandidatura a consigliere della Regione Liguria
Marco Scajola
Marco Scajola

Imperia – Una lettera firmata da 24 tra amministratori, ex amministratori e membri del coordinamento provinciale che militano da Ventimiglia a Cervo, datata 15 dicembre 2014 , è stata inoltrata al coordinatore regionale di Forza Italia Sandro Biasotti per chiedere la “sostituzione” del coordinatore provinciale Marco Scajola. Inizia così la resa dei conti interna al partito di Silvio Berlusconi, a pochi mesi dalle elezioni regionali, che domenica scorsa ha ricevuto la visita proprio del coordinatore forzista al fine di vedersi ricandidato nelle fila degli azzurri.

Nella missiva i dissidenti, alcuni considerati fedelissimi del nipote dell’ex Ministro Scajola, parlano di un’incompatibilità tra il suo ruolo di coordinatore provinciale e la sua ricandidatura a consigliere della Regione Liguria. Inoltre, si chiede la nomina di un commissario anche a causa della mancata riunione dell’organo di coordinamento oltre al fatto che chi non la pensa come Scajola Jr viene “tagliato fuori”. Al coordinatore provinciale vengono anche imputate le numerose sconfitte elettorali degli ultimi due anni che hanno portato il partito ai minimi storici sul fronte del consenso. 

Stesso discorso vale per il suo omologo in casa Partito Democratico , il coordinatore provinciale Pietro Mannoni, papabile candidato alle primarie del centro sinistra. Molti all’interno del partito hanno storto il naso alla notizia di una sua possibile candidatura che, secondo loro, partirebbe da una posizione di potere privilegiata e incompatibile con la “sana” competizione elettorale. Inoltre, per Mannoni si pone sempre il problema del suo legame lavorativo con una testata giornalistica locale, altro aspetto mal visto dai suoi competitor. Insomma, da qui a poche settimane potrebbero esserci importanti cambiamenti negli organigrammi di Forza Italia e PD.

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