19 Aprile 2024 20:07

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19 Aprile 2024 20:07

IMPERIA. DIPENDENTE COMUNALE A PROCESSO PER VIOLENZA SESSUALE. NIENTE SOSPENSIONE IL COMUNE OPTA PER IL TRASFERIMENTO / ECCO COSA FARÀ

In breve: Il tecnico comunale impiegato al teatro Cavour accusato di aver molestato sessualmente cinque ragazzine di 12,13 e 14 anni nel maggio del 2013.

VIOLENZA

Imperia – Nessuna sospensione, soltanto un trasferimento di luogo di lavoro. Questo è quanto deciso dal dirigente del personale del Comune di Imperia, Maria Teresa Anfossi, nei confronti di Osvaldo Danio, il tecnico comunale impiegato al teatro Cavour accusato di aver molestato sessualmente cinque ragazzine di 12,13 e 14 anni nel maggio del 2013.

La decisione di trasferire l’uomo presso la sede dello stadio comunale “Nino Ciccione” è destinata a far descutere.

La decisione è stata assunta a seguito della decisione del giudice per le udienze preliminari Massimiliano Rainieri di rinviare a giudizio l’uomo con l’accusa di violenza sessuale nei confronti delle cinque minorenni.

“La Legge – spiega il dirigente al personale Maria Teresa Anfossi – consente al comune di agire in questo modo e l’Ente ha optato di trasferire il dipendente ad altro servizio in attesa dell’evoluzione dei fatti”.

“È stato deciso – commenta il dirigente del settore cultura Giuseppe Enrico – a tutela del dipendente che a tutela degli utenti e questo trasferimento accolto con serenità da tutti”.  

L’inchiesta era scattata a maggio 2013 e l’uomo, secondo i racconti delle ragazzine, attirava le presunte vittime con una scusa in luoghi appartati del teatro per poi cercare un contatto fisico a sfondo sessuale. Il tutto durante le consuete prove scolastiche per lo spettacolo di fine anno. I genitori delle vittime si sono costituiti parte civile con gli avvocati Carlo Fossati, Damiris Bellini, Giada Basso e Sabrina Tallone.

Danio é difeso, invece, dall’avvocato Renato Giannelli, la cui tesi difensiva, di un’errata interpretazione da parte delle ragazzine del comportamento del tecnico del teatro Cavour, non ha convinto il Gup Rainieri che, al contrario, ha condiviso la tesi accusatori del PM Fornace, fondata sul racconto delle giovani vittime, negli ultimi mesi sottoposte a incontri con lo psicologo forense Luca Tattoli per verificarne l’attendibilità dei racconti.

racconti delle vittime, sottoposte a mesi di incontri con lo psicologo forense Luca Tattoli per verificare la sincerità dei racconti,  sono il principale atto di accusa contro l’indagato insieme ad una perizia che ha spinto il pm Lorenzo Fornace, titolare delle indagini a chiedere il rinvio a giudizio per Osvaldo Danio.

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