26 Aprile 2024 13:02

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26 Aprile 2024 13:02

IMPERIA. LUNEDÌ 14 NOVEMBRE SCIOPERO NAZIONALE DEI LAVORATORI EQUITALIA/ECCO LE MOTIVAZIONI

In breve: La riforma di Equitalia, nel decreto firmato dal Presidente della Repubblica, prevede il passaggio di tutto il personale al nuovo ente purché superi una selezione preliminare

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Lunedì 14 novembre i Lavoratori di Equitalia sciopereranno su tutto il territorio nazionale. “La riforma di Equitalia – scrivono i sindacati FABI FIRST/CISL FISAC/CGIL UGL UILCA/UIL nel decreto firmato dal Presidente della Repubblica, prevede il passaggio di tutto il personale al nuovo ente purché superi una selezione preliminare.

Questa previsione, che costituirebbe il primo caso nella storia repubblicana imponendo agli addetti di superare un esame per continuare a lavorare è inaccettabile.

Ci riferiamo a donne e uomini che da molti anni prestano servizio nella società di riscossione e le cui professionalità sono certificate da decine di schede di valutazione e voti di profitto. Si creerebbe inoltre il pericoloso precedente per cui ogni volta che si verifica un trasferimento d’azienda si ri-seleziona tutto il personale.

Non sono sufficienti gli emendamenti correttivi approvati dalle commissioni nelle ultime ore fino a quando il testo non sarà quello definitivo. A tutto ciò si aggiungono gli attacchi e le aggressioni che ormai quotidianamente si verificano senza che nessuno intervenga.

I Lavoratori di Equitalia hanno applicato le norme di legge approvate dalla stessa politica che oggi li abbandona alla disperata ricerca del consenso.

Se chi lavora per le Istituzioni, per antipatico che possa essere il compito da svolgere, è da esse abbandonato per interessi di bottega, significa che chi dirige il Paese ha scelto la strada della rovina. Nella notte di domenica i Lavoratori di Equitalia partiranno alla volta della manifestazione organizzata a Roma in concomitanza con lo sciopero, per difendere la loro dignità contro gli attacchi, le ingiurie e le iniquità subite negli ultimi anni e per tutelare la professionalità e i diritti che questo governo vuole mettere in discussione”.

 

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