19 Marzo 2024 05:37

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19 Marzo 2024 05:37

IMPERIA. PROTESTE DEI FORCONI 9 E 10 DICEMBRE – 141 DENUNCE E 7 FERITI/I DETTAGLI E I REATI CONTESTATI

In breve: I 7 feriti sono 2 agenti del Reparto Mobile della Polizia di Stato di Genova, 2 contestatori e 3 cittadini. Il quadro è stato illustrato dalla Questura di Imperia, nel corso di una conferenza stampa

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Centoquarantuno persone segnalate all’autorità giudiziaria, 7 feriti, 150 agenti di Polizia impiegati ogni giorno. Questo in sintesi, il bilancio delle proteste, cosiddette dei “forconi”, del 9 e 10 dicembre a Imperia e Ventimiglia. Nel dettaglio, i 141 soggetti, per i due terzi di Imperia, i restanti di Ventimiglia, sono stati denunciati, a vario titolo, per manifestazione non autorizzata, interruzione di pubblico servizio, lesioni personali, violenza privata, resistenza a pubblico ufficiale, minaccia a pubblico ufficiale, oltraggio a pubblico ufficiale, istigazione a disobbedire le leggi, danneggiamento, travisamento durante manifestazione e radunata sediziosa. I 7 feriti sono 2 agenti del Reparto Mobile della Polizia di Stato di Genova, 2 contestatori e 3 cittadini.

Il quadro è stato illustrato dalla Questura di Imperia, nel corso di una conferenza stampa.

IL QUADRO DELLE MANIFESTAZIONI

Lunedì 9 dicembre del corteo di 1.500 persone, solo 700 hanno raggiunto il Comune, le altre si sono sparpagliate per la città, dando vita ai blocchi. La protesta è terminata intorno alle 18.30. Nella stessa mattinata le forze di Polizia sono state impegnate in altre due manifestazioni in programma a Ventimiglia, ad opera di frontalieri e studenti. I servizi di Polizia, in realtà era già partito la domenica sera in quanto il Coordinamento 9 dicembre aveva annunciato il blocco delle frontiere, con la collaborazione degli autostrasporatori, protesta in realtà mai portata a termine”.

“Martedì 10 dicembre, a Imperia il corteo di protesta è partito alle 7. Appena dopo hanno preso il via i blocchi. Si sono sviluppati due cortei non autorizzati, di fronte al Comune e di fronte alla Prefettura. Il 10 dicembre le forze di Polizia sono intervenute in modo definitivo in via Serrati. I manifestanti hanno così abbandonato il blocco stradale. Un’operazione pensata per far si che i manifestanti si riunissero in un unico blocco, liberando così gran parte della città. Il corteo dei manifestanti martedì 10 è arrivato di fronte al Comune di Imperia, dove c’è stata un po’ di tensione. Una persona è stata fermata per aver provato ad aggredire un impiegato del Comune“.

“Sempre il 10, a Ventimiglia, a partire dalle ore 22 alcuni manifestanti hanno bloccato il casello autostradale di Ventimiglia. Per fortuna il flusso di auto a quell’ora è scarsissimo. Le forze di Polizia hanno identificato i manifestanti e il blocco è stato liberato intorno alle 3 del mattino. Il 12 dicembre si è tenuta una manifestazione a Ventimiglia, con protagonisti commercianti e studenti. Il corteo si è svolto regolarmente, ma nello stesso tempo 12 persone hanno bloccato con le loro auto la circolazione al bivio di Latte. È intervenuto il reparto mobile di Genova, liberando il blocco con l’uso di lacrimogeni a basso impatto e con una carica di alleggerimento. Le stesse persone, allontanatesi dal blocco, hanno poi provato a infiltrarsi nella manifestazione principale, cercando di convincere studenti e commercianti a bloccare il traffico, senza riuscirci. Al termine della manifestazione il gruppo di facinorosi si è accampato a Ponte Cassino. Tutti sono stati identificati e denunciati e il presidio è stato sbloccato intorno alle 4 della mattino“.

“Venerdì 13 dicembre si è tenuta una manifestazione di studenti a Sanremo. Alcuni soggetti già identificati hanno provato a infiltrarsi, preannunciando una grande manifestazione di protesta il 18 dicembre, giorno in cui però il corteo si è rivelato un fallimento, con pochi manifestanti e con un piccolo presidio in piazza Eroi”.

LE CONSEGUENZE

“Ci sono stati, nei giorni di protesta, soprattutto a Imperia, forti ripercussioni sulla viabilità. Sono pervenute svariate chiamate al 113. Le forze di Polizia hanno tenuto un atteggiamento di convincimento, senza ricorrere all’uso della forza per non far degenerare la protesta. Sia il 9 che il 10 dicembre a Imperia ci sono stati blocchi ferroviari. A riguardo sono pervenute svariate denunce da Rfi. Lo stesso vale per la Riviera Trasporti, per quanto riguarda i blocchi stradali. Le associazioni di categoria si sono molto lamentate per l’atteggiamento delle forze dell’ordine, segnalando presunti danni alla categoria. Danni che, però, sentiti singolarmente commercianti e rappresentanti delle associazioni, non sono stati ne quantificati ne denunciati“.

I MANIFESTANTI

“Il movimenti di protesta era composto da un nucleo centrale formato da commercianti. Alcuni di questi non hanno partecipato attivamente, ma hanno espresso solidarietà, ad esempio il mercato di Oneglia non si è tenuto. In quei giorni si era parlato di minacce e insulti a commercianti, di presunti episodi di ingressi forzati nelle attività commerciali. A parte l’ingresso nel mercato di Porto Maurizio, con le urla ‘vergogna’, ‘chiudete’, non abbiamo alcun riscontro. Non è stata prodotta nessuna denuncia”.

L’ATTIVITÀ DI REPRESSIONE, DI CONTROLLO E INVESTIGATIVA

“Digos e Polizia Scientifica hanno lavorato per 3 mesi per vagliare tutta la documentazione fotografica e video. Il materiale è stato verificato per individuare responsabilità precise per i 141 denunciati, di cui due terzi di Imperia e un terzo di Ventimiglia. Non si sono registrati gravi episodi di violenza a parte una colluttazione tra utenti della strada e manifestanti a seguito del blocco di un mezzo. In quel caso i manifestanti sono stati denunciati per violenza privata. Non ci sono molte denunce per aggressione, diverse, invece, per il danneggiamento di mezzi. Le conseguenze più gravi sono state a carico di studenti, famiglie, lavoratori, bloccati nelle loro attività. Ogni giorno sono stati impiegati 150 uomini, un impegno importante per la Polizia di Stato. Abbiamo lavorato anche molto su Facebook e sui social network, utilizzati con frequenza dal movimento 9 dicembre, con una pagina organizzativa dedicata alla protesta. Non è mancata la disinformazione, con allarmi di presunti arrivi di black block o occupazioni di centri commerciali in realtà mai verificatisi”.

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