26 Aprile 2024 10:57

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26 Aprile 2024 10:57

Pontedassio: arresto Vincenzo Pinna. “Voleva incassare i soldi dell’assicurazione”. Ecco il movente dell’incendio alla pizzeria di via Torino/La ricostruzione della Polizia

In breve: Ci sarebbero le difficoltà economiche e il tentativo di incassare l'indennizzo assicurativo all'origine dell'incendio appiccato alla pizzeria "I Nomadi" di Pontedassio. Lo evince dal contenuto dell'ordinanza di custodia cautelare

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Ci sarebbero le difficoltà economiche e il tentativo di incassare l’indennizzo assicurativo all’origine dell’incendio appiccato alla pizzeria “I Nomadi” di Pontedassio. Lo evince dal contenuto dell’ordinanza di custodia cautelare che ha portato all’arresto di Vincenzo Pinna, proprietario del locale, che nell’interrogatorio tenutosi ieri, mercoledì 8 agosto, ha negato ogni responsabilità.

“La garanzia assicurativa copriva il rischio incendio”

È la Squadra Mobile della Questura di Imperia ad aver indicato nei problemi di natura economica il movente dell’incendio.

” Il movente dell’agione delittuosa – si legge nell’ordinanza – alla luce del quadro complessivo delineato dalle molteplici ‘testimonianze’ raccolte dagli operanti, appare ascrivibile a problemi di natura economica legati alla gestione dell’attività commerciale e in particolare alla finalità di ottenere l’indennizzo da patte della Compagnia di Assicurazione.

[…] risulta che la garanzia assicurativa stipulata per l’attività commerciale copriva il rischio incendio, esplosione e scoppio, per valori congrui, e prevedeva l’indennizzo anche in caso di colpa grave dell’assicurato ed anche nel caso di danno derivante da atti vandalici di terzi, salvo rivalsa.

[…] e appare significativo anche il fatto che tutti i pagamenti dei premi assicurativi, con cadenza semestrale, fossero avvenuti in ritardo soffrendo di periodi di scopertura, alla luce del fatto che l’ultimo pagamento è avvenuto il 20/02/18 appena prima dell’incendio.

[…] il particolare interesse personale dimostrato da Pinna all’andamento dell’attività commerciale, e soprattutto alla sollecita riscossione dell’indennizzo dalla compagnia assicurativa, risulta evidente dai colloqui intercettati”.

“Condotta delittuosa accuratamente pianificata”

La Squadra Mobile accusa Pinna di aver pianificato con grande accuratezza l’incendio della propria pizzeria per poi riscuotere l’indennizzo dell’assicurazione. Questo il motivo che ha portato all’arresto.

“[…] ricorrono specifiche esigenze cautelari tenuto conto della gravità in concreto del reato – si legge – per i devastanti effetti dell’incendio, e per le modalità della condotta delittuosa, accuratamente pianificata e ben congegnata nei dettagli attraverso una serie di accorgimenti, poi disinvoltamente attuata senza alcuno scrupolo pur sapendo di porre in serio pericolo l’incolumità degli abitanti dello stabile (sorpresi in piena notte da alte fiamme che lambivano la facciata)

[…] tenuto conto del movente dell’azione delittuosa, correlato a pressanti esigenze economiche da soddisfare mediante percezione di indebito indennizzo assicurativo, tutti dati che evidenziano un’elevata capacità a delinquere dell’indagato”.

La ricostruzione dell’incendio

La Squadra Mobile ha ricostruito nei dettagli i movimenti di Vincenzo Pinna nella notte dell’incendio.

“Vincenzo Pinna […] – si legge nell’ordinanza – transita davanti alla sede della Riviera Trasporti alle ore 01.16, e raggiunge l’abitato di Pontedassio, ma, anziché seguire la strada principale, Via Torino, che lo condurrebbe davanti a casa, segue un percorso alternativo, percorre la ‘parte bassa’ di Pontedassio e transita in via Agnesi per immettersi in via Torino, dove lo riprendono le telecamere alle ore 1,28. Percorso un breve tratto di via Torino in direzione mare, la Mercedes SW imbocca via Monti, verosimilmente si parcheggia nell’area di sosta, e Pinna scende a piedi attraverso via Leopardi, che in fondo si restringe nel vicolo che da accesso alla fascia di terreno retrostante l’immobile della pizzeria.

Giunto a piedi sul retro dello stabile, senza mai transitare davanti alla pizzeria, Pinna appicca il fuoco dalla parte posteriore del dehor, e torna a piedi al parcheggio (tempo di percorrenza accertato 2 minuti), quindi a bordo della Mercedes prosegue avanti per via Pio XII e subito dopo inverte la marcia, venendo immortalato dalle telecamere alle ore 01.40. Lo stesso ridiscende a valle, e con lo stesso percorso a ritroso si reimmette in via Torino verso monte e poi torna ad imboccare via Agnesi, dove viene ripreso dalle telecamere alle ore 01.41.

In tal modo Pinna, senza mai passare davanti al locale, ripercorre tutta la ‘parte bassa’ di Pontedassio (ove si trova alle ore 01.46 quando viene raggiunto dalla telefonata di Falconi) e, una volta raggiunto l’incrocio più a valle, si reimmette in via Torino e risale la strada principale, per poi parcheggiare la Mercedes davanti alla banca e correre verso la pizzeria in fiamme ove anticipa i soccorsi”.

 

 

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