26 Aprile 2024 16:11

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26 Aprile 2024 16:11

SAN LORENZO AL MARE. GRANDE SUCCESSO DEL TORNEO DI PALLONETTO,MEMORIAL RENATO MARVALDI, ALLA SUA SECONDA EDIZIONE / I DETTAGLI

In breve: Si conferma con autorità alla seconda edizione il torneo di pallonetto o palla elastica o “balètta”, gioco tipico dell’Imperiese, in quel di San Lorenzo, ha conseguito un buon successo di pubblico con un grande numero di squadre partecipanti. Ben 21.

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Inizia il circus della palla elastica in Provincia di Imperia: grande torneo a San Lorenzo al Mare.

Si conferma con autorità alla seconda edizione il torneo di pallonetto o palla elastica o “balètta”, gioco tipico dell’Imperiese, in quel di San Lorenzo, ha conseguito un buon successo di pubblico con un grande numero di squadre partecipanti. Ben 21.

Sabato 21 e domenica 22 maggio, prima tappa del torneo nazionale plurisede a livello nazionale, con egida FIPAP 65 anni e II memorial del compianto Renato Marvaldi. La puntuale organizzazione è della Prodeo ut Regio, giovane società sportiva locale già in evidenza per molte iniziative, con il supporto dell’Amministrazione Comunale e degli sponsors commerciali. Va detto che il mentore dell’evento, Marco Ameglio, già da ottobre 2014 lavorava con il gruppo e la famiglia Marvaldi per questo impegno, poi coadiuvato da Giovanni Ranoisio e Corrado Agnese, due esperti giocatori. Importante è poi la partecipazione di squadre bresciane e  toscane. Non mancavano i piemontesi, come si vedrà.  Complice peraltro un bel sole. Il campo di gioco è un caruggio: si gioca al corto, nella migliore tradizione del pallonetto di strada. A pochi passi dalla piazza dove si è spesso giocato alla pallapugno. Dunque il pallonetto ritorna nella valle del San Lorenzo, non potendosi più giocare a Lingueglietta dopo le recenti sistemazioni della piazza nei pressi della chiesa parrocchiale.

I barrages eliminatori hanno portato tutte le squadre a giocare almeno due partite. Si gioca sabato, si riprende domenica mattina di buon’ora. Già dagli ottavi di finale sfide molto calde, ove non sono mancate le classiche “ratelle”, litigate e sceneggiate, particolarmente vivaci nei confronti con le squadre toscane e bresciane, vere artiste dell’alta tensione. Tra molti matches, spicca la vittoria per  4-2 della terna di Matteo Martini su quella di Giovanni Ranoisio, che a stento ha trattenuto la sua potenza, coadiuvato tra l’altro da un tentacolare Claudio Merlo. E dire che la partita si era già vista al mattino, ancora con vittoria di Martini sul filo di lana, ma poi Ranoisio aveva eliminato la seconda squadra di Moltedo capitanata dall’esperto Paolo Somà. Si prosegue dunque con l’eliminazione diretta ed emergono i campioni uscenti con Corrado Agnese alla battuta e il talentuoso Chiapello che ha la meglio sul trio di Davide Somà. Spettacolo in semifinale con Martini che elimina i campioni uscenti della valle Impero e con un Chiapello involuto nella fallosità, nonostante la guida di un “guru” del pallonetto come Silvano Anfossi, la cui politica di sostegno ai giovani giocatori è meritoria. E giovani se ne sono visti, a partire da un Merano junior che ha convinto pur non andando oltre gli ottavi. La strada della finale si apre dunque per il trio di Pontedassio guidato proprio da Matteo Martini, dal suocero Diego Arrigo e da un muscolare Paolo Dulbecco a fare il duro lavoro in avanti. Di fronte, il reale pallonetto di categoria nazionale, la squadra del Brione che ha in Andrea Svanera il suo battitore istrionico, con gli innesti del trinese Marco Adrignola e dell’altro piemontese Gianlorenzo Conta. È questo dunque il presente ed il futuro della palla elastica. Svanera è un coriaceo, già capace di eliminare nei quarti una terna toscana tutto cuore. Adrignola è addirittura passato agli onori della cronaca per il suo “viaggio impossibile” da Asti a Leicester in auto per festeggiare gli “underdogs” della Premiership al loro primo titolo. Amore per lo sport vero e pulito. Conta, di solito compassato, diventa sanguinoso in Liguria. Sarà l’aria. In ogni caso Martini mette tutti d’accordo, perché batte in giornata di grazia, crescendo di partita in partita. Riesce infatti a direzionare la palla, radente e veloce, più o meno dove vuole e crea i presupposti per un gioco “corto” in cui i terzini fanno da barriera. Onore al merito, dunque, ma è bello che bresciani e piemontesi facciano bella figura in Liguria.

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