26 Aprile 2024 12:42

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26 Aprile 2024 12:42

LO PSICHIATRA DELL’ATROCE DELITTO DI “LUMINO” PER LA PERIZIA SUL 61ENNE ACCUSATO DI AVER TENTATO DI UCCIDERE UN MIGRANTE CON I COCCI DI UNA BOTTIGLIA/ I DETTAGLI

In breve: Il 61enne è difeso dall’avvocato Davide La Monica del foro di Imperia, l'accusa invece è sostenuta dal Procuratore Capo Grazia Pradella.
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Imperia. Sarà Gabriele Rocca, lo psichiatra del macabro delitto di “Lumino”, a dover stabilire se Francesco Tripodi, il 61enne di origini calabresi che nel luglio scorso dopo aver spaccato una bottiglia di birra in testa a un 20enne nigeriano, urlandogli “sporco negro”aveva tentato, secondo l’accusa, di trafiggerlo con alcuni cocci di vetro al momento dei fatti era in grado di intendere e volere. Ad affidare l’incarico al dott. Rocca, è stato questa mattina il Giudice per le indagini preliminari Massimiliano Raineri. Rocca avrà 40 giorni di tempo (a partire dal prossimo 16 febbraio) per depositare la perizia, che sarà probabilmente decisiva per le sorti del processo, che dovrà stabilire anche se l’aggressione, nelle modalità in cui è avvenuta è compatibile con lo stato psichico dell’uomo.  I fatti, degenerati dopo una lite alla Caritas, sono avvenuti a Ventimiglia.
Il 61enne è difeso dall’avvocato Davide La Monica del foro di Imperia, l’accusa invece è sostenuta dal Procuratore Capo Grazia Pradella.
Tripodi, che è accusato di tentato omicidio con l’aggravante della premeditazione e dell’odio razziale, ha reso spontanee dichiarazioni, rivelando in aula che non era sua intenzione tentare di uccidere il nigeriano. 
LA STORIA
Francesco Tripodi, il giorno seguente a una lite per futili motivi (l’uso della doccia) alla Caritas, ha incontrato per strada il 20enne nigeriano in sella a una bicicletta. Il 61enne, dopo averlo avvicinato, lo ha spinto giù dalla bici, lanciandogli una bottiglia di birra e ferendolo al viso.
Successivamente, non pago, ha provato ad aggredirlo (mirando agli organi vitali, secondo l’accusa) con alcuni cocci di vetri raccolti in terra, apostrofandolo con l’epiteto “sporco negro”. Solo il pronto intervento di alcuni passanti ha evitato il peggio.
Dopo l’aggressione, il 20enne nigeriano è stato trasportato al Pronto Soccorso dove è stato medicato e dimesso con una prognosi di 10 giorni. 
Tripodi è stato invece arrestato dai Carabinieri subito dopo l’aggressione, senza opporre resistenza. Il 61enne è attualmente ancora detenuto in carcere.

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